Sogg.: basato sul film "Un Indien Dans La Ville" di Hervé Palud - Scenegg.: Bruce A. Evans, Raynold Gideon - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Tony Pierce-Roberts - Mus.: Michael Convertino - Montagg.: Michael A. Stevenson - Dur.: 102' - Pro-duz.: Brian Reilly
Interpreti e ruoli
Tim Allen (Michael Cromwell), Martin Short (Richard), Lolita Davidovich (Charlotte), David Ogden Stiers (Jovanovic), Jobeth Williams (Patricia), Sam Huntigton (Mimi-Siku), Valerie Mahaffy (Jan), Bob Dishy, Leelee Sobieski, Luis Avalos, Frankie J. Galasso, Carole Shelley, Dominic Keating.
Soggetto
A New York, Michael è fidanzato con Charlotte, ma per poterla sposare deve prima portare a termine il divorzio dalla prima moglie, la dotto-ressa Patricia, da cui vive separato già da tempo. Decide allora di mettersi in viaggio verso il cuore della foresta amazzonica, dove Patricia è andata ad esercitare la professione dopo la separazione. Qui scopre all'improvviso di avere un figlio di tredici anni vissuto sempre in mezzo agli indigeni. Dimen-ticatosi del divorzio, lo porta con sè a New York, e per il ragazzo comincia il contatto con una realtà mai vista e incomprensibile. Con molta pazienza, Michael riesce a capire gli atteggiamenti e le reazioni del figlio, a parlarci e ad instaurare un buon rapporto con lui. Charlotte però non ne sopporta la presenza e allora Michael, dopo avere tollerato ironie e scherzi, rompe i rap-porti con la fidanzata. Convince l'amico e socio Richard a seguirlo con la famiglia, e insieme ripartono per l'Amazzonia, dove Michael ha tutta l'inten-zione di riprendera la vita con la moglie Patricia e il figlio finalmente ritrova-to.
Valutazione Pastorale
versione americana del francese 'Un indiano in città' (1994), il film mantiene caratteristiche di storia divertente e scanzona-ta. Già dal titolo, si capisce che la giungla amazzonica è messa a confronto con quella, per certi versi peggiore, della grande metropoli, dove si pensa solo agli affari e al successo immediato. La scoperta del figlio fa cambiare vita al protagonista, tra i due si crea uno scambio che li arricchisce reciproca-mente e li fa crescere nel rispetto l'uno dell'altro. Film dunque brillante e, dal punto di vista pastorale, nell'insieme positivo, con riserve per qualche superficialità nel rapporto tra Michael e Charlotte, nella prima parte del rac-conto.
Utilizzazione: il fim può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con qualche attenzione per i minori. In altre situzioni, vi si possono trarre spunti, senza troppe pretese, sul tema del recupero della famiglia, del rapporto geni-torifigli, dei diversi modi di vivere in contesti profondamente diversi.