L’INCARICO

Valutazione
Discutibile, crudezze
Tematica
Genere
Spionaggio
Regia
Christian Duguay
Durata
115'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE ASSIGNMENT
Distribuzione
Columbia Tristar Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Dan GorDan Gor
Musiche
Normand Corbeil
Montaggio
Yves Langlois

Sogg e Scenegg.: Dan Gor-don, Sabi H.Shabtai - Fotogr.: (Panoramica/a colori) David Franco - Mus.: Normand Corbeil - Montagg.: Yves Langlois - Dur.: 115' - Produz.: Tom Berry, Franco Battista

Interpreti e ruoli

Aidan Quinn (Annibal Ramirez/Carlos), Donald Sutherland (Jack Shaw/Henry Fields/), Ben Kingsley (Amos), Claudia Ferri (Maura Ramirez), Celine Bonnier (Carla), Vlasta Urana (funzionario del Kgb), Lilia-na Komorowska (Agnieska), Von Flores, Al Waxman, Mitchell David Roth-pan, Gregory Hlady.

Soggetto

Annibal Ramirez, ufficiale della marina americana di origine cubana, ha la sfortuna di essere un perfetto sosia di Carlos Sanchez, il terrori-sta più spietato e ricercato del mondo. Su di lui mettono gli occhi i servizi segreti, e subito Jack Shaw, agente del controspionaggio americano, insieme al collega israeliano Amos, capisce che può usare Ramirez per impersonare Carlos, attirando così il vero assassino in una trappola. Prima però bisogna trasformare Ramirez, uomo mite e padre amorevole, in un assassino. Dopo un durissimo addestramento fisico e psicologico, Ramirez comincia a cam-biare personalità e ad intravedere il lato più oscuro di se stesso. Ramirez ormai conosce Carlos meglio di chiunque, si comporta come lui e impara anche a fare l’amore come lui, mettendo in crisi il suo senso di lealtà verso la propria moglie. Quando arriva il momento dell’azione, Ramirez è ormai pronto a tutto. Rischi e sacrifici si susseguono, fino all’individuazione del vero Carlos. Quando Ramirez ritiene esaurito il suo compito, i servizi segreti lo richiamano. Ma a questo punto, lui trova il coraggio di rifiutare.

Valutazione Pastorale

film di spionaggio, realizzato secondo gli schemi tipici del genere, con lo scontro sotterraneo tra servizi segreti e controsegreti, tra giochi e doppiogiochi. Tutto avviene sul binario del “doppio”, nessuno è più se stesso in una dimensione dove si vive tra scontri di potere e astuzie. Condotto su un ritmo teso e sempre avvincente, il racconto inserisce tra le pieghe dell’azione una dimensione più interiore, relativa appunto ai guasti che provoca in un individuo tranquillo la richiesta di calarsi per dovere in situazioni più grandi di lui. A poco a poco quindi, il film diventa un viaggio nei meandri del mondo dello spionaggio e della mente di un uomo costretto a trasformarsi in killer. Notazioni interessanti e ben realizzate, alle quali, dal punto di vista pastorale, vanno doverosamente segnalati momenti di crudez-ze, peraltro dovuti al tipo di storia presentata.
Utilizzazione: il film, secco, rapido e coinvolgente, può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo presente la necessità di escludere i mino-ri. Ricordato poi che quella di Carlos è figura vera e reale (il suo processo è in corso a Parigi), il film può essere utilizzato anche come esempio di fiction mista a cronaca e realizzata mentre i fatti sono ancora d’attualità.

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