Sogg.: Chiara Tozzi e Giuseppe Manfridi liberamente tratto dalla commedia omonima di Giuseppe Manfridi -Scenegg.: Gianni Molino con la collaborazione di Francesco Cardì - Foto-gr.: (Panoramica/a colori) Pasquale Rachini - Mus.: Lino Patruno - Mon-tagg.: Eugene Loutfy - Dur.: 73' - Produz.: Duea film
Interpreti e ruoli
Laura Lattuada (Maria), Carlo Delle Piane (Sandro), Loredana Solfizi, Giampiero Ingrassia, Luciano Turi, Guerrino Crivello, Valter DErri-co, Mariano Carlini, Micaela Delle Piane, Simona Mariani.
Soggetto
In un piccolo centro, Maria lavora in unagenzia immobiliare, vive da sola, e da qualche tempo ha la sensazione di essere pedinata. A casa rice-ve strane telefonate che la mettono a disagio. Molto nervosa, rompe la rela-zione con un ragazzo, rifiuta le avances di un corteggiatore, cerca svago nel-la casa di campagna di due amici, poi un giorno capisce il motivo di quelle chiamate. Ricompare Sandro, luomo con cui, dieci anni prima, aveva avuto una travolgente storia damore. Sandro suona il piano in un locale, ma è chiuso e introverso e spesso si ferma sul pianerottolo ad aspettare Maria. Lei cerca di non incoraggiarlo, chiede aiuto al suo ex ragazzo, il quale però deve subire un attacco di gelosia di Sandro. Maria è sempre più preoccupata, ma una mattina sul muro del palazzo trova scritto a grossi caratteri Ti amo Maria. La sincerità delluomo la convince a tentare di cominciare una nuo-va storia con lui. Sente suonare alla porta, va ad aprire, vede lascensore aperto e il corpo privo di vita di Sandro steso a terra.
Valutazione Pastorale
tratto da un testo recitato a teatro dallo stesso Carlo Delle Piane che qui è protagonista e regista, il film disegna una storia tanto drammatica nella conclusione quanto semplice e lineare nello svolgimento. Storia di un amore impossibile, e forse dellimpossibilità dell amore, realiz-zata nel contesto di una piccola realtà urbana e confenzionata con toni som-messi, quasi crepuscolari. A dispetto del suicidio finale, il tono complessivo è più romantico che veramente drammatico. Anche dal punto di vista pasto-rale, il clima sentimentale e quasi infantile del racconto toglie autenticità al gesto conclusivo, risultando più ambiguo che negativo.
Utilizzazione: per il suo particolare aspetto di film piccolo, imperniato tutto su psicologie interiori più che sullazione, il film si presta ad una utiliz-zazione mirata, come proposta di un cinema italiano introverso ma sincero, realizzato da un attore-regista come Carlo Delle Piane, protagonista di tutto interesse (dalle commedie anni 50 e 60 ai film con Pupi Avati), al quale sarebbe opportuno dedicare qualche rassegna.