CI SARA’ LA NEVE A NATALE

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti**
Tematica
Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Lavoro, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico
Regia
Sandrine Veysset
Durata
93'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Y’AURA T’IL DE LA NEIGE A’ NOËL?
Distribuzione
Istituto Luce
Soggetto e Sceneggiatura
Sandrine Veysset
Musiche
Henri Ancillotti
Montaggio
Nelly Quettier

Sogg.: Sandrine Veysset - Sce-negg.: Sandrine Veysset, Antoinette De Robien - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Hélène Louvart - Mus.: Henri Ancillotti - Montagg.: Nelly Quettier -Dur.: 93' - Produz.: Humbert Balsan

Interpreti e ruoli

Dominique Reymond (la madre), Daniel Duval (il padre), Jeremy Chaix (Paul), Flavie Chiménes (Blandine), Jessica Martinez (Jean-ne), Alexandre Roger (Bruno), Xavier Colonna (Pierrot), Fanny Rochetin (Marie), Guillaume Mathonnet . (Remi)

Soggetto

Negli anni Settanta, in una campagna nel sud della Francia, in una sera d’estate si raccoglie il fieno. C’è una madre con sette figli, tutti al lavo-ro. La fatica è grande e loro sono soli. Ad un certo punto arriva un camion, scende un uomo che sembra il padre. E’ dolce con i più piccoli ma severissi-mo con i più grandi, che obbliga a lavorare duramente e maltratta di fronte alla madre. Poi fa caricare i prodotti sul camion e se ne va in città a trovare l’altra famiglia, per lui quella importante che vive in modo agiato e tranquil-lo. Nella casa di campagna dove manca tutto, la madre cerca di mandare avanti la vita quotidiana, resistendo alla violenza psicologica dell’uomo con cui passa anche momenti belli. Quando però lui comincia a dimostrare un’at-tenzione particolare per la figlia maggiore, lei trova il coraggio per ribellarsi e cacciarlo via di casa. Intanto è arrivato l’inverno, e si avvicina il Natale. Nella grande casa non c’è riscaldamento. Una sera, la mamma sistema tutti i figli a dormire in un’unica stanza. A notte fonda, si alza e accende il gas. Dopo un po’ uno dei piccoli si sveglia, ha sentito la neve che comincia a cadere e chiama tutti gli altri. Lei subito chiude la stufa, e tutti i bambini cor-rono fuori a giocare.

Valutazione Pastorale

il film è il ritratto di una donna che si trova a com-battere da sola contro situazioni difficili e lotta con tutte le forze pur di man-tenere in piedi il nucleo che ha costituito intorno a sé. La cornice contadina delinea un preciso legame tra la fatica del lavoro nei campi e quella della vita quotidiana, e crea le premesse per un riscatto che scaturisce dalla forza e dal-la volontà. Non ci sono esplicite dichiarazione di ricerca di valori spirituali o morali ma c’è, nel contrasto tra la donna e l’uomo che la sfrutta, la presa d’atto di un attaccamento alla vita che il timido tentativo di suicidio finale rende più forte e concreto. Il film quindi è punteggiato da qualche incertezza, con situazioni delicate e dolorose, ma è, dal punto di vista pastorale, riscatta-to da un convincente amore per la vita, che va portata avanti, anche a dispet-to delle asprezze della vita quotidiana.
Utilizzazione: in certi momenti un po’ schematico, in certi altri poetico (la neve dell’immagine finale), il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e ripreso anche in occasioni più ristrette : si tratta dell’opera prima di una giovane regista francese di trenta anni che affronta problemi di rilievo, quali la maternità, la vita di coppia, il lavoro nei campi.

Le altre valutazioni

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