Sogg.: basato sui personaggi creati da Stephen King - Scenegg.: Guy Riedel, Adam Grossman - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Christopher Baffa - Mus.: Peter Manning Robinson -Montagg.: Stephen Myers - Dur.: 94' - Produz.: Michael Meltzer.
Interpreti e ruoli
Michael Gross (Jon Porter), Alexis Arquette (Tony Reno), Hilary Swank (Michelle Porter), W.Morgan Sheppard (padre Archer Roberts), Jennifer Elise Cox (Jules Martin), Bojesse Christopher (Vinnie Ritacco), Jennifer Aspen (Maria Moore), Patrick Renna, Gabriel Dell Jr., Leslie Danon, Glen Beaudin, Molly Hagen, Michael Stadvec, Matt Tracey.
Soggetto
Lo psicologo Jon Porter torna nella cittadina natale dopo la strana morte della madre. Porta con sé la figlia diciottenne, Michelle, intenzionato a chiudere velocemente la casa e lasciare per sempre Grover Corner. Malgrado lavvertimento dell'anziano prete e il ricordo che non solo la sorella morì in modo orrendo ma anche sua moglie perse la vita per strani intrecci del destino, Jon è deciso a non soccombere alla superstizione della presenza dei demoni. Mentre Michelle fa amicizia con due ragazze del posto, Maria e Giulia, Jon gira per la casa e comincia a ricordare i giorni in cui sua sorella Lisa morì: successe quando lei cominciò ad uscire con Tony Reno, un ragazzo poco raccomandabile ma affascinante. Turbato da questi ricordi, una sera Jon guarda atterrito la figlia che porta al collo un ciondolo. Michelle dice di averlo ricevuto da un giovane che ha incontrato a cena. Giorni dopo lo presenta al padre, e Jon rivede sé stesso che guarda Tony di 18 anni, vede Lisa nello specchio ma realizza che si tratta di Michelle. Tony non ha occhi che per lei. Jon è atterrito, capisce che la maledizione è tornata. I mostri del Male incombono di nuovo. Jon si taglia il pollice per scacciarli. Quando sembrano scomparsi, Jon va via con la figlia. Tempo dopo, nel suo studio medico, un paziente si confida con Jon sulle paure con le ragazze. Il paziente cambia sembiante, è il mostro. L'incubo non è finito...
Valutazione Pastorale
Il film è il seguito del precedente 'A volte ritornano', uscito nel 1991. Il primo era tratto da un racconto di Stephen King, questo si limita ad essere 'basato' su quei precedenti personaggi. Un proseguimento studiato per creare una sorta di sequel, che può continuare per chissà quante altre puntate. Nel film in questione, risalta la mancanza di novità sul piano narrativo: tutto prevedibile e già visto. Sul piano visivo, domina il cattivo gusto, la storia si compiace di agitarsi nel truculento, con il contorno sempre più insistito di sabba, riti satanici, superstizione, fanatismo. Anche alcuni sacerdoti sono naturalmente coinvolti nel guazzabuglio generale. Dal punto di vista pastorale, il quadro che emerge è del tutto farneticante e inaccettabile, anche considerando che film di questo tipo spesso fanno costume e creano tendenze negative.
UTILIZZAZIONE: sia per la programmazione ordinaria che per altre occasioni, non sembra possibile fare ricorso ad un prodotto di questo tipo.