Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg. e scenegg. : Rowdy Herrington - Fotogr. (Panoramica/a colori) : Robert Primes - Mus. : Steve Porcara - Montagg. : Harry B. Miller III - Dur. : 99' - Produz. : Elie Samaha, Cuba Gooding jr. , Ashok Amritraj.
Interpreti e ruoli
Cuba Gooding Jr. (Lawson Russel), Tom Berenger (Clifford Dubose), Marianne Jean-Baptiste (Eizabeth Pope), Eric Stolz (Thurman Parks III), Mark Pellegrino (Arthur Corvus), Ashley Laurence (Julie Devrie), Carmen Argenziano (giudice Banning), Doug Wert (Billy Ray), Nate Adams . (James)
Soggetto
A New Orleans, Lawson Russel é un avvocato affermato e rispettato. Ma la sua posizione cambia radicalmente quando accetta di difendere Thurman Parks III, un ricco faccendiere che lui sa essere colpevole di omicidio. Quando sente prevalere il disgusto per questa operazione così poco pulita, Lawson decide di liberarsi del caso interrogando in modo illegittimo il suo cliente. Il processo viene dichiarato nullo e Lawson é radiato dall'ordine. Si ritira allora a Key West con l'intenzione di scrivere un libro. Qui conosce Christopher Marlowe, un anziano gentiluomo, che gli confida di aver scritto un libro, non pubblicato, di cui gli dà copia per un giudizio. Lawson lo legge d'un fiato: é un ottimo thriller, la storia di un uomo che uccide cinque avvocati, i cui ambigui clienti sono stati tutti prosciolti nei processi in cui erano imputati per diversi crimini. Il giorno dopo Lawson apprende che Marlowe é morto. Di colpo gli viene l'idea di consegnare all'editore quel manoscritto come se fosse il suo. Pubblicato da Janine Devrie, donna affascinante e di successo, il libro ha grande successo e Lawson diventa un divo. A New Orleans anche il detective Clifford Dubose lo legge e scopre che gli omicidi descritti sono realmente avvenuti. Lawson viene incriminato e adesso deve dimostrare la propria innocenza, deve ricominciare ad assumere quel ruolo di difensore che aveva abbandonato. Per avere mano libera, scappa, ritorna a Key West, cerca di ricostruire la conoscenza con Marlowe. Alcuni indizi lo portano a contatto con Arthur, un professore che insegna teatro nel locale college. In casa di questi, Lawson scopre una serie di maschere, che corrispondono ai volti delle persone con cui era entrato in contatto, cercando Marlowe. Ormai é chiaro: il colpevole é il professore, che si é voluto vendicare dopoché un avvocato aveva fatto assolvere un automobilista che aveva ucciso sua moglie con la figlioletta. Mentre Lawson é in casa, arriva Arthur che lo minaccia. Entra anche Dubose e Arthur lo uccide. Lawson sa che rischia di essere incriminato, allora prende la pistola e uccide Arthur. Processato, la sua vecchia collega Pope gli organizza la difesa e lo fa assolvere. Di nuovo Lawson si ritira su un'isola.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un thriller congegnato secondo i canoni più tradizionali del "genere", rivisitati e rivitalizzati secondo moduli precisi e misurati. La voce fuori campo che introduce ad una dimensione narrativa dai toni esistenziali, l'incalzare dei fatti, il succedersi di avvenimenti all'apparenza inspiegabili, il lento dipanarsi dell'intrigo in una sorta di gioco di specchi che finisce per tornare da dove si era partiti: sono tutti elementi che rendono il film avvincente e piacevole da seguire. Il racconto scorre sul filo dell'intrecciarsi di destino e fatalità e sullo sfondo di una società americana di cui viene denunciata la crudezza e la mancanza di adesione ai bisogni altrui. Per le situazioni che descrive, per i luoghi in cui si muove e l'evoluzione dei personaggi che propone, il film é, dal punto di vista pastorale, da considerare come positivo e realistico. Riserve vanno espresse per alcuni momenti meno sorvegliati nel rapporto tra Lawson e l'editrice, tutto sommato inutili ai fini dell'evoluzione del racconto.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria ma con attenzione alla presenza dei minori sia per le riserve sopra ricordate sia per certi passaggi tesi e crudi, specie nel finale. E' da recuperare in rassegne dedicate al thriller anni Novanta.