Sogg. e scenegg.: Isabel Coixet - Fotogr.: (Normale/ a colori) Teresa Medena - Mus.: Alfonso Villalonga -Montagg.: Kathryn Himoff - Dur.: 93' - Produz.: Eddie Saeta, Carbò films
Interpreti e ruoli
Lili Taylor (Ann), Andrew Mc Carthy (Don), Richard Edson (Steve), Alexis Arquette (Paul), Debi Mazar (Diane), Leslie Mann (Laurie), Seymour Cassel (Frank), Peggy West, Sherilyn Lawson, Linda Ruth Goertz, Kathryn Hurd, Chanda Watts, Jennie Vaughn
Soggetto
In una cittadina degli Stati Uniti, la giovane Ann, commessa in un negozio di materiale fotografico, riceve un telefonata dal suo ragazzo, trasfe-rito nell'Est Europa, che le dice brutalmente che intende lasciarla. Ann si sente terribilmente triste e sola, decide di chiamare una dottoressa conosciuta prima ma compone per sbaglio il numero di un 'Telefono amico', dove comincia una conversazione con Don, ragazzo che lavora con il padre e, nel tempo libero, fa il volontario alla linea telefonica. Poco dopo, Ann decide di confessare ad una telecamera installata a casa tutta la sua disperazione, la rabbia e il senso di impotenza che la opprimono, e di mandare il video al suo ragazzo. Affida però l'invio a Paul, suo vicino di casa che, innamorato di lei, lo tiene con sé per vedere di cosa si tratta. Al negozio Ann e Don fanno conoscenza, lui va a casa di lei, fanno l'amore senza molta partecipazione. Passa del tempo, e Ann riceve una telefonata: il suo ragazzo ha cambiato idea e vuole tornare con lei. Ann dice di sì, ma subito fa le valige e lascia la città. Anche Don si trasferisce. I due si rivedono mesi dopo, e parlano con tono incerto e indeciso.
Valutazione Pastorale
film attraversato da un sottile pessimismo di fondo, più malinconico che negativo, tra Schopenauer e Gozzano. Film al femmini-le, impostato sulla necessità di far convivere una cultura di provenienza spa-gnola e quella americana dove si svolge la vicenda. Si avverte la matrice cat-tolica della regista: la bontà del sentimento che si riscopre quando non c'è, il dolore che trova rifugio nella preghiera, la gioia, il Dio che non si vede, il desiderio d'amore. Il film si offre come uno spartito sul quale si muovono le tante sfumature dell'esistenza quotidiana, con momenti più felici, altri meno ma, dal punto di vista pastorale, mantenendo sempre toni interessanti e pro-blematici.
Utilizzazione: il film può essere utilizzato anche in programmazione ordina-ria, con attenzione per i minori, ma, per il suo taglio insolito e particolare, è sicuramente più adatto a proiezioni mirate, dove sia possibile riflettere sugli spunti che propone.