Sogg.: Dal romanzo di Roger Vercel - Scenegg.: Tean Cosmos, Bertrand Tavernier - Fotogr.: (Scope/a colori)Alain Choquardt Mus.: Oswald D'Andrea- Montagg.: Luce Gru-nenwaltd - Dur.: 127' - Produz.: Les Films Alain Sarde, Little Bear, Tf1 Films Production
Interpreti e ruoli
Philippe Torreton (Capitano Conan), Samuel Le Bihan (Tenente Norbert), Bernard Le Coq (Tenente De Scève), François Berlèand (Coman-dante Bouvier), Claude Rich ( Generale Pitard De Lauzier), Catherine Rich (Madeleine Erlane), André Falcon (Colonnello Voirin), Laurent Shilling, Jean-Yves Roan, Claude Brosset, Crina Muresan, François Levantal, Cecile Vassort, Pierre Val
Soggetto
Nel settembre 1918, nella zona dei Balcani, l'esercito francese ottiene una vittoria decisiva che procura la resa della Bulgaria. A distinguer-si per gli assalti e le azioni rischiose c'è il gruppo di soldati, provenienti per lo più dalle prigioni militari, comandati dal capitano Conan, che predilige la tecnica dell'assalto e l'uso del coltello nel corpo a corpo. Firmato in Francia l'armistizio, l'armata d'Oriente riceve però l'ordine di rimanere in stato di guerra e i soldati, di stanza a Bucarest, si abbandonano ad azioni ed intempe-ranze piuttosto gravi. Il tenente Norbert viene incaricato di scoprire i colpe-voli, che vengono individuati tra gli uomini di Conan. Norbert è uno dei pochi ufficiali, di cui Conan ha stima, ma le circostanze mettono a dura pro-va la loro amicizia. Dopo quello ai soldati, un altro processo vede imputato per diserzione il giovane Herlan, e Norbert è l'accusa e Conan la difesa. Quando arrivano avvisaglie di un attacco di ungheresi e russi, Conan lancia allo sbaraglio i suoi uomini, Herlan muore insieme a molti altri. Anni dopo, in un paesino francese, Norbert va a trovare Conan, ormai a riposo, dedito all'alcool e condannato da un male incurabile.
Valutazione Pastorale
si tratta di un film indubbiamente crudo, come del resto deve essere di ogni film che si occupa di un argomento tragico come la guerra, che è fatta di battaglie, sangue, morti. Film crudo ma anche, secondo la migliore tradizione del cinema antibellico, aspro, sofferto, realizzato per aiutare ancora una volta a riflettere non solo sull'assurdità dell'uomo che uccide un altro uomo, ma anche, e di più, su come la guerra diventi lo sfogo per certe psicologie esasperate ed estreme che trovano nello scontro l'unica ragione di vita. Il protagonista Conan è personaggio compatto e sincero, contrario ai compromessi , un antieroe che sa anche soffrire. Dal punto di vista pastorale, dunque, sottolineati i momenti di forte realismo, il film è nel-l'insieme problematico, per il modo profondo con cui disegna i caratteri inte-riori ed esteriori nelle loro più nascoste sfumature.
Utilizzazione
Come molti altri diretti dal francese Tavernier, il film unisce qualità e spettacolo e può essere utilizzato anche in programmazione ordina-ria, con evidente attenzione per la presenza di minori. Opportuna la colloca-zione in ambiti più ristretti, per riflettere sugli argomenti sopra ricordati ruo-tanti intorno al tema "guerra".