Orig.:Stati Uniti(1998)- Sogg.:tratto dal romanzo "Fear and loathing in Las Vegas" di Hunter S.Thompson -Scenegg.:Terry Gilliam,Tony Grisoni e Tod Davies,Alex Cox- Fotogr.(Scope/a colori):Nicola Pecorini - Mus.:Ry Cooper - Montagg.:Leslie Walker - Dur.:115' -Produz.:Patrick Cassavetti, Laila Nabulsi,Stephen Nemeth.
Interpreti e ruoli
Johnny Depp (Raoul Duke), Benicio Del Toro (Dr.Gonzo), Craig Bierko (Lacerda), Ellen Barkin (cameriera), Gary Busey (poliziotto), Cameron Diaz (giornalista tv), Christina Ricci (Lucy), Flea . (musicista)
Soggetto
Nel 1971 dalla California partono su una decappottabile rosso scuro Raoul Duke,giornalista, e il suo avvocato,dr.Gonzo. La direzione è Las Vegas,dove Duke deve realizzare un servizio su una corsa di moto,e Gonzo deve partecipare ad una convention di avvocati e procuratori.In macchina si portano una scorta illimitata di mescalina,erba,allucinogeni e droghe di varia qualità, di cui fanno abbondante uso.Attraversano il deserto del Nevada, e visioni terribili li accompagnano:l'attacco di uno stormo di pipistrelli,gruppi di lucertoloni che organizzano festini in albergo,il pavimento che si sguaglia sotto i piedi.Fanno poi strani incontri:un poliziotto tanto severo quanto solo, che insidia Duke;una giornalista televisiva che si serve della follia amorosa di Gonzo;una ragazzina fuggita da casa, una maniaca mistica che si è sistemata nella loro stanza e potrebbe portare a qualche guaio con la giustizia.Tra un incontro e l'altro,Duke e Gonzo continuano ad ingerire droghe,e vomitano e vedono liquami in ogni angolo. Talvolta Duke si mette alla macchina da scrivere e butta giù riflessioni sulla situazione,di loro in particolare e dell'America in generale. Quindi Duke decide di cambiare macchina, e percepisce che un cambiamento è ormai impossibile. I due allora separano i propri destini. Duke accompagna Gonzo fino alla pista dell'aeroporto. Il futuro rimane incerto e nebuloso.
Valutazione Pastorale
Nel 1971 Hunter S.Thompson,romanziere dal talento bizzarro e contraddittorio,scrisse un libro semi-autobiografico dal titolo "Paura e vergogna a Las Vegas". Era il ritratto, amaro e doloroso, di quello che si sarebbe rivelato un perido cruciale della storia americana: la 'svolta' sociale e culturale tra fine '60 e primi '70, la rabbia per il Vietnam,i movimenti per la pace,gli hippies, e il consumo di droga come sfida estrema. Nella sua dimensione surreale,il romanzo era già l'ammissione di una sconfitta e quindi trasmetteva una rabbia non facilmente frenabile. Il film riprende con esattezza quelle pagine: tutto è visto attraverso l'occhio deformato e deviato dei protagonisti privi di controllo su se stessi. Il mondo che essi vedono è popolato di mostri,incubi,pericoli. La denuncia dei falsi miti che illusero un'intera generazione rischia però di non apparire con la giusta chiarezza: troppo compiaciuto è il modo con cui viene spinto il pedale delle farneticazioni visive. Trapela una sorta di divertimento che non delinea a sufficienza il distacco del film dalla materia trattata. Per questi motivi, dal punto di vista pastorale,il film viene valutato complessivamente come negativo e inaccettabile.
UTILIZZAZIONE: il film è da sconsigliare per la programmazione ordinaria. Potrebbe essere recuperato in situazioni ristrette e con opportuni supporti esplicativi, per parlare di droga,giovani e per capire quanto influirono anche in Europa quei miti americani alla "Easy rider".