Sogg.: Tratto dal lavoro tea-trale di David Mamet - Scenegg.: David Mamet - Fotogr.: (Normale/a colo-ri) Richard Crudo - Mus.: Thomas Newman - Montagg.: Kate Sanford -Dur.: 88' - Produz.: Gregory Mosher
Interpreti e ruoli
Dustin Hoffman (Walter "Teach" Cole), Sean Nelson (Bobby), Dennis Franz (Donny Dubrow)
Soggetto
In una cittadina americana, il rigattiere Don è inquieto: è convinto di essere stato raggirato da un cliente che aveva pagato un prezzo alto pur di accaparrarsi una moneta con impressa la testa di un bufalo. Provocato dall'a-mico Teach, decide di organizzare insieme a lui una rapina ai danni del cliente di nome Fletch, mentre Teach ha in realtà l'obiettivo di fare fuori l'assistente di Don, il giovane Bobby, che per il negoziante è come un figlio. Fletch viene convocato al negozio per quella sera, e i due ad una certa ora si mettono in attesa, ma invano. Fletch non si presenta, Bobby fa sapere che è in ospedale ma il sospetto del doppio gioco si insinua tra gli altri due. Il con-fronto a tre si fa serrato. Don resta a guardare Teach mentre fa violenza su Bobby, ma infine tutte le contraddizioni vengono fuori e le bugie si trasfor-mano in verità. Teach ferito da Dan viene portato in ospedale sotto una piog-gia battente. Niente sarà più come prima.
Valutazione Pastorale
la sceneggiatura è basata sul testo teatrale di David Mamet, presentato per la prima volta a Chicago nel 1975 e subito dopo a Broadway. L'origine teatrale è evidente: tutto si svolge nel chiuso del fati-scente negozio di Dan, dove tre personaggi si incontrano e si scontrano in un crescendo di pathos e di tensione drammatica che porterà alla resa dei conti conclusiva. E il film rispecchia con precisione l'intensità del copione teatra-le: la dinamica regia si muove nervosamente all'interno del locale e ricrea con forza e acutezza quel travaglio psicologico, quel senso di riflessione su se stessi, la vita , l'amicizia che sono alla base della drammaturgia di Mamet. Anche sul piano pastorale, pur non sottovalutando il comportamento spesso brutale dei personaggi, va evidenziata la confusa voglia che li anima di migliorare se stessi e gli altri, di fare del bene e di guardare ad una condizio-ne umana più giusta e rispettosa. Film di grande tenuta, di forte emozione per la stringente logica e l'improvvisa poesia dei dialoghi.
Utilizzazione: il film ha certamente toni poco commerciali. Tuttavia la pre-senza di Dustin Hoffman tra i protagonisti potrebbe favorirne una utilizza-zione anche nelle programmazioni ordinarie. Certo più consigliabile è la proiezione in contesti ristretti, per poter riflettere con più calma sui numerosi spunti che il film offre.