Orig.: Irlanda (1996) - Sogg. e scenegg.: Roddy Doyle dal proprio romanzo - Fotogr. (Normale/a colori): Oliver Stapleton - Mus.: Eric Clapton, Richard Hartley - Montagg.: Mick Audsley - Dur.: 98' - Produz.: Lynda Myles - Distribuz.: Mikado film (1996).
Interpreti e ruoli
Donal O' Kelly (Bimbo Reeves), Colm Meany (Larry), Ger Ryan (Maggie), Caroline Rothwell (Mary), Brendan O' Carrol (Weslie), Stuart Dunne (Sam), Meses Rowen (Glenn), Jack Lynch, Linda Mc Govern, Eloin Chaney, Neil Conroy, Claude Clancy, Ruaidhri Conrooy, Laurie Morton
Soggetto
Alla periferia di Dublino, nel novembre 1989, il fornaio Bimbo, con moglie e tre figli, viene licenziato. Si mette subito alla ricerca di un impiego e, dopo molte ipotesi, ha l'idea di aprire, con i soldi della liquidazione, un furgoncino per vendere pesce e patatine. Chiede la collaborazione dell'amico Larry, anch'egli disoccupato. Comprano ad un prezzo stracciato un vecchio furgone, lo rimettono in piedi, lo dipingono, lo attrezzano come cucina e quando, nel giugno 1990, cominciano i campionati mondiali di calcio, con l'Irlanda qualificata, l'esercizio entra in funzione e gli affari sembrano andare a gonfie vele. Tuttavia, propria di fronte all'aumentare del lavoro, vengono fuori le difficoltà. Bimbo e Larry litigano in continuazione e la loro amicizia rischia di rompersi. Preoccupato e infelice, Bimbo riporta allora il furgone nel luogo abbandonato dove era stato prelevato. Larry torna a casa, chiede alla moglie di abbracciarlo e di tornare alla vita di una volta.
Valutazione Pastorale
Film di taglio essenzialmente sociale, che si offre come una radiografia attenta, realistica e amara della situazione attuale dell'Irlanda, dove il problema del lavoro è di drammatica attualità. Collegati al problema della disoccupazione sono poi quelli dell'iniziativa personale, dell'amicizia, della famiglia, problemi che il film affronta con coraggio, suggerendo una soluzione che mette il rapporto tra i due amici e quello con le mogli e i figli al primo posto rispetto agli altri. Storia di un'amicizia, dunque, con tante piccole aperture sulla vita quotidiana, storia minimalista con atmosfere tipicamente irlandesi: il pub, la birra, la nebbia. Dal punto di vista pastorale, elementi positivi si incontrano con notazioni meno sorvegliate e soprattutto con un linguaggio del tutto fuori misura, pieno di un turpiloquio insistito e insopportabile, che non si sa se rispetta l'edizione originale o è frutto del doppiaggio italiano.
UTILIZZAZIONE: proprio a motivo delle molte esagerazioni del dialogo, il film è da usare con cautela in programmazione ordinaria, mentre più giusta appare la sua collocazione in contesti più mirati, per discutere degli attuali e importanti argomenti sopra evidenziati (disoccupazione, famiglia, lavoro, amicizia...).