Sogg. e Scenegg.: Randall Fontana - Fotogr.: (normale/a colori) George Mooradian - Mus.: Michael Mc Carty - Montagg.: Ken Morrisey - Dur.: 92' - Produz.: Gary Schmoeller, Tom Karnowskj
Interpreti e ruoli
Robert Patrick (Reginald Cameron), Brion James (Simon Alexander), Ming-Na Wen (Katie), Tim Thomerson (Jack Mc Graw), Andrew Divoff (Malcolm Goodchild), Michael Lee (Chun), Selena Mangh (Li), Steve Day, Joey Leung, Monong Talbo, Terri Conn, Chad Stahelski, Judy Mc Andrew, Joseph Pe
Soggetto
nel 1997, alla vigilia del programmato passaggio alla "Cina Popolare" di Hong Kong, mentre folle intimorite dall'evento fuggono verso la Malesia e l'esercito cinese sta per occupare la metropoli, un misterioso killer uccide il generale Wu, plenipotenziario di Pechino. Il killer è Reginald Cameron in servizio presso la multinazionale Sherwood avendo già compiuto svariate imprese del genere in ogni parte del mondo per i Servizi segreti della Gran Bretagna. A Hong Kong lo ha chiamato l'amico Simon Alexander, che sul posto opera lui pure per la Sherwood insieme a Jack Mc Graw. Ora urge fare scomparire Reginald, ma tutti e tre gli inglesi sembrano ricercati, non solo dalle Autorità cinesi, ma pure dalla potentissima triade, cui pare che il defunto fosse legato. Coloro che vogliono morto Reginald non sono né i cinesi, né la mafia. Inizia comunque per Reginald un angoscioso calvario: si rifugia nella casa della sua ex ragazza (Katie, esperta karateta), che vive con il nonno Chun, un dissidente cinese a suo tempo fuggito dal suo Paese. I due sono in partenza da Hong Kong per la Malesia, temendo le vendette dei cinesi. Reginald, deciso ad andar via con loro, insieme ai suoi amici si trova coinvolto in una sparatoria all'aeroporto: mentre Simon si salva, resta ucciso Jack. Costretti a rimanere in città, Reginald, Katie, Chun e Simon vengono a conoscenza che proprio su Reginald la Sherwood ha posto una grossa taglia per la sua uccisione. Tentano allora la fuga via mare con l'aiuto di Li, l'amante di Reginald, la quale muore per proteggerne la fuga. Chun è ferito e viene affidato al medico di bordo di una nave cinese. Reginald, Katie e Simon si recano allora nella sede della Sherwood per cancellare sul computer l'ordine di uccisione, ma devono affrontare il vero nemico e mandante, Malcolm Goodchild, un socio della Sherwood che vuole impadronirsi del denaro usato per eliminare Wu, clandestinamente a capo di un grosso movimento di denaro che la Sherwood vuole assorbire. Nella sparatoria che segue Simon e Malcolm muoiono: i riconciliati Reginald e Katie, insieme a Chun con indosso una divisa dell'esercito cinese, riescono a lasciare Hong Kong.
Valutazione Pastorale
il film oscilla, sconclusionato, tra fantapolitica e atmosfere da thriller televisivo, ossessivamente ed infantilmente farcito di frenetiche sparatorie tipo videogame. La psicologia dei personaggi sembra scritta da un modesto autore di gialli per televisione a basso costo: basti pensare ai flashback del passato doloroso del killer o alle schermaglie sentimentali tra i due ex innamorati. La cornice di Hong Kong, sfruttata nella cinematografia fino alla nausea, non stimola nemmeno un pochino la fantasia del regista o degli sceneggiatori: solite giunche alla fonda, solite vie illuminate (il film si svolge praticamente tutto o quasi di notte), solita baia (che è in realtà ben altra cosa). Dal punto di vista pastorale sono da respingere la violenza-spettacolo, i massacri a ripetizione ma soprattutto l'assoluta mancanza di moralità di Reginald e l'ancor più grave comprensione per un killer prezzolato da parte di un vecchio che dovrebbe essere saggio e invece appare alquanto rincitrullito. Su questa generale amoralità molta violenza spietata e qualche scabrosità.
