Sogg.: Patrice Leconte - Scenegg.: Patrice Leconte, Patrick Dewolf - Fotogr.: (scope/a colori) Eduardo Serra - Mus.: Angelique Nachon, Jean-Claude Nachon - Montagg.: Genevieve Winding - Dur.: 90' - Produz.: Cinea, Hachette Premiere, Cie
Interpreti e ruoli
Philippe Noiret (François), Richard Bohringer (Vincent), Thierry Lhermitte (Paul), Miou-Miou (Marie), Carole Bouquet, Jean Rochefort, Judith Godreche, Michèle Laroque, Maxime Leroux, Laurent Gamelon, Jacques Mathou, Isabelle Wolfe, Caroline Clerc
Soggetto
l'aitante Paul sposato da dieci anni con la remissiva Marie, mentre corteggia al ristorante una provocante donzella viene osservato nascostamente dall'allibita consorte che, furibonda di gelosia, si fa trovare a casa in rapporti intimi con l'autista del taxi che l'ha accompagnata: dopo questo la donna abbandona il marito e scompare. Paul, sconvolto, si rivolge a suo zio François, un anziano giudice che avendo sempre fatto del suo celibato una missione aveva assolto Vincent, un pilota pubblicitario, reo di aver ucciso la consorte. Convinto che l'unico modo per far dimenticare a Paul la moglie Marie è quello di eliminarla, il giudice rintraccia Vincent e lo convince, minacciando di esibire incartamenti che riaprirebbero il suo processo facendolo condannare ad almeno vent'anni di carcere, ad accettare l'incarico di uccidere la donna. Nel ricercare costei i tre uomini iniziano un viaggio che li porta a diversi incontri: con una giovane donna che dopo aver ucciso il marito, chiede che uno di loro si congiunga con lei per renderla gravida; in un grande albergo con un individuo travestito da cameriere che pur di stare vicino alla ricca moglie accetta i suoi continui tradimenti. Poi affittato un piccolo aereo i tre si recano in Africa dove trovano Marie in un ospedale da campo: qui Vincent finge di uccidere la donna. Ormai vedovo, Paul impara a pilotare, e con Vincent porta i turisti in voli panoramici. Ma il desiderio della moglie lo tormenta sempre: quando questa finalmente riappare con Marie Paul balla un tango sulla pista erbosa dell'aereoporto.
Valutazione Pastorale
l'ambiguità, la crudeltà mentale, l'egoismo, il cinismo del rapporto uomo-donna nella società moderna e di sempre vengono come ramificati nelle esperienze dei tre protagonisti: il giudice cinico ha risolto il problema frequentando le donne ma tenendole a distanza, tanto da preferire talora l'alcool e un film erotico alle attività amatorie; Vincent è il prototipo del tradito, colui che vorrebbe metterci la buona volontà ma per trascuratezza o disattenzione finisce per alienarsi l'affetto della moglie che pur ama, tanto da ucciderla per vendetta; Paul preferisce tradire la moglie, mantenendo con lei il solito rapporto fatto di imbrogli e sotterfugi, ma lo sconvolge il fatto di essere tradito e desidera la donna morta piuttosto che saperla felice e libera. La visione del matrimonio, del rapporto, fisico e psicologico, tra i sessi è condotto dal regista con tono tra il paradossale ed il sarcastico: il linguaggio estremamente esplicito, alcune scene non edificanti, l'amaro nichilismo di fondo della pellicola, nella quale domina la sostanziale mancanza di valori morali e su cui sembra stendersi una patina di beffardo cinismo, obbliga a giudicare inaccettabile un film che, per montaggio e recitazione, rivela invece notevoli qualità.