Scompare all’età di 68 anni, dopo una malattia, il regista-sceneggiatore Alessandro D’Alatri, che ha firmato tra cinema e televisione numerosi titoli di successo tra cui “I giardini dell’Eden” (1998), “Casomai” (2002), le serie “I bastardi di Pizzofalcone” (2018) e “Il commissario Ricciardi” (2021).
Così lo ricorda Massimo Giraldi, presidente della Commissione Film della CEI: “La scomparsa improvvisa di Alessandro D’Alatri è una grave perdita. Non era solo un grande professionista, abituato a diversificare i canali espressivi tra cinema, televisione e pubblicità, ma aveva un profilo umano luminoso e trascinante. D’Alatri portava motivi di entusiasmo in ogni sua creazione artistica. Anche quando si è confrontato con il Mistero, con la figura di Gesù, ha cercato di accostarsi alla sua storia con rispetto e al contempo desiderio di offrire una prospettiva ‘inedita’, sempre sincera. Un autore dallo sguardo pulito e onesto”.
La sua storia. Romano, classe 1955, Alessandro D’Alatri si è imposto nel settore audiovisivo lavorando anzitutto in ambito pubblicitario, firmando alcune delle più note campagne pubblicitarie degli anni Novanta e Duemila. Al cinema debutta nel 1991 con il film “Americano rosso” (1991) con Fabrizio Bentivoglio, che gli vale subito il David di Donatello come regista esordiente. Inizia poi la collaborazione con l’attore Kim Rossi Stuart, con cui gira nel 1994 “Senza pelle” – David di Donatello e Nastro d’argento miglior sceneggiatura – e nel 1998 “I giardini dell’Eden” (1998), che racconta gli anni giovanili e il cammino di formazione di Gesù, il periodo non documentato dai Vangeli. Il film va in Concorso alla 55ª Mostra del Cinema della Biennale Venezia.
Nel primo decennio nuovo millennio D’Alatri si confronta poi con la commedia drammatica di matrice sociale, mettendo a tema i giovani, i legami familiari e i rapporti di coppia, come pure la crisi del lavoro e il logoramento della dimensione politica: firma “Casomai” (2002) e “La febbre” (2005) con Fabio Volo, seguiti da “Commediasexi” (2006) con Paolo Bonolis e poi “Sul mare” (2010) con Dario Faiella.
Nel decennio successivo è la serialità Rai a conferirgli ulteriore notorietà, grazie alla regia de “I bastardi di Pizzofalcone” (2018, Stagione 2) con Alessandro Gassmann e “Il commissario Ricciardi” (2021, Stagione 1) con Lino Guanciale, dai romanzi di Maurizio de Giovanni. Altro successo è poi la serie “Un professore” (2021, Stagione 1) sempre con Gassmann e con Claudia Pandolfi, adattamento della serie spagnola “Merlí”. Al cinema torna infine nel 2017 con il progetto “The Startup” con Andrea Arcangeli. Da non dimenticare poi le numerose collaborazioni musicali, le sue regie per i videoclip di Elisa, Laura Pausini, Negramaro e Renato Zero.
Pezzo Cnvf-Agenzia SIR