Sogg.: Tratto dal romanzo omonimo di Amy Tan - Scenegg.: Amy Tan, Ronald Bass - Fotogr.: (normale/a colori) Amir Mokri - Mus.: Rachel Portman - Montagg.: Maysie Hoy - Dur.: 135' - Produz.: Wayne Wang, Amy Tan, Ronald Bass, Patrick Markey
Interpreti e ruoli
Tsai Chin (Lindo), Kieu Chinh (Suyuan), Lisa Lu (An Mei), France Nuyen (Ying Ying), Ming-Na Wen (June), Rosalind Chao (Rose), Lauren Tom (Lena), Tamlyn Tomita (Waverly), Victor Wong, Andrew Mc Carthy, Vivian Wu, Christopher Rich
Soggetto
nel "Circolo della Fortuna e della Felicità", June, Lindo, Ying Ying, An Mei (quattro donne della comunità cino-americana di San Francisco, festeggiano il capodanno giocando a majong (il domino cinese): June è circondata dalle tre amiche della madre Suyuan, scomparsa da poco. Costei, dopo aver abbandonato due figlie gemelle durante la guerra, è emigrata negli Stati Uniti, dove si è risposata sognando invano la carriera di pianista per la figlia June. La sua amica Lindo, sposata per procura fin dall'età di 4 anni, ha subito in patria le angherie di un marito fanciullo capriccioso ed impotente, e se ne è liberata atterrendo la suocera con un sogno inventato e attribuendo ad un antenato defunto la gravidanza di una servetta. Negli Stati Uniti sua figlia Waverly, sposa divorziata da un cinese da cui ha avuto un figlio, è ora amica di Rich, americano cordiale ma poco edotto negli usi cinesi: le due donne finiscono per capirsi e Lindo accetta Rich. L'altra amica Ying Ying è stata sposata in patria con un bellimbusto che l'ha resa madre e l'ha umiliata arrivando a portarle le prostitute in casa. Per punirlo, la donna in un momento di esasperazione ha poi soppresso il figlioletto. In America si è risposata ed ha avuto Lena, che ora è in crisi col coniuge cinese Harold, un maniaco della divisione delle spese. Su consiglio della madre Lena lo lascia e sposa un altro, gradito ad entrambe. La terza amica An Mei a 4 anni è rimasta priva della madre, scacciata dai suoi che ignorano che è stata violentata dal ricco Wu Tsing. Quando costei tornata a casa per la morte della madre, si riprende la piccola An Mei, le angherie e le perfidie della suocera, che si è impadronita del suo primo figlio, la inducono al suicidio: An Mei allora si ribella violentemente, costringendo il padre a riconoscere i diritti suoi e del fratello. In America ha una figlia, Rose, in crisi matrimoniale col ricco californiano Ted, tediato dalla sua eccessiva arrendevolezza. La madre la sprona a ribellarsi come ella fece, e così la coppia si ricompone. Successivamente il padre di June spiega alla figlia che la madre ha dovuto abbandonare le gemelle perchè in pericolo di vita: soccorsa in extremis e poi emigrata non le ha mai scordate. Ora June porterà loro la piuma di cigno che Suyuan ha recato come talismano in America e annuncerà loro la scomparsa della madre.
Valutazione Pastorale
una piuma di cigno, leggera come i sogni ed i pensieri, lega le vicende drammatiche e intense di queste quattro coppie di donne cinesi trapiantatesi con le figlie in California. Rivive qui la Cina con rituali familiari e sociali quasi sempre spietati verso le bambine, vendute, usate e manipolate dagli adulti volontariamente o a malincuore. Le tragedie delle madri lasciano una sorta di alone psicologico sul destino delle figlie, e saranno le madri stesse, in incontri pieni di drammaticità, a chiarire le divergenze, ad appianare le asperità, a stimolare positivamente le loro creature verso una soluzione dei loro problemi. Affresco vastissimo ma sostanzialmente omogeneo, tutto giocato al femminile, con interpreti molto comprese nei ruoli, il film a tratti, seguendo il romanzo di Amy Tan, si perde in meandri ripetitivi, che potevano essere sveltiti. Il regista, comunque, sostiene con grande impegno e mestiere un'imponente affresco corale dove emergono in pieno la Cina e la sua tragedia politica e generazionale, i legami familiari, e soprattutto il rapporto madre-figlia, disegnato spesso con poetica partecipazione.