Sogg. e Scenegg.: Michael Sonye - Fotogr.: (normale/a colori) Jürg Walther - Mus.: Don Preston - Montagg.: Thomas Meshelski - Dur.: 85' Produz.: Vestron, Inc., Film Sales International - Vietato ai minori degli anni diciotto
Interpreti e ruoli
Rick Burks (Michael Tutman), Carl Crew (George Tutman), Roger Daver (Mark Shepard), Lanette La France (Sheba Jackson), Lisa Coggnhein (Connie Stanton), Max Morris (Chief Milier), Roxanne Cybelle (Little George)
Soggetto
Anwar Tutman, fanatico seguace dell'antica e perfida dea Sheetar, ha iniziato al suo culto i due bambini Michael e George, suoi amati nipoti, prima di venire ammazzato dalla polizia, che gli dava la caccia per l'efferata uccisione di diciotto studentesse in una scuola. Vent'anni dopo, divenuti ormai giovanotti, Michael e George sono pronti per continuare la nefanda opera dello zio, cui sono rimasti fedelissimi. Recatisi, perciò, sulla sua tomba, ed estratto il cadavere, gli tolgono il cervello e lo mettono in un vaso di vetro, poi, mediante riti magici e tecnologia moderna, riescono a far di nuovo parlare Anwar, che dà loro i suoi ordini, spingendoli a continuare la serie dei delitti, che hanno già iniziato, naturalmente in onore di Sheetar. Anzi egli vuole che la antichissima dea venga fatta reincarnare, componendole un corpo con i pezzi di alcune donne appositamente uccise, e sacrificando poi davanti a lei una vergine. I due nipoti, divenuti nel frattempo padroni e cuochi di un ristorante "vegetariano", che riscuote grandissimo successo per le succulente e misteriose ricette, che danno tanto sapore alle pietanze, iniziano prontamente a compiere gli assassini, che saranno necessari per completare il programma. Scelti poi dai cadaveri i pezzi adatti per formare il corpo della dea, essi fanno mangiare le parti rimanenti ai loro ignari ed entusiasti avventori vegetariani. Intanto la polizia indaga affannosamente su tanti orribili delitti, e il detective Shepard e la bella agente Sheba vengono incaricati dei caso. Dopo molte ricerche inutili, i due poliziotti trovano le prime tracce giuste, ma corrono serio pericolo di essere anch'essi vittime dei fanatici sacerdoti di Sheetar. Michael e George, trovata finalmente la vergine richiesta, la ingenua Connie, e messo insieme, cucendolo, il corpo destinato alla feroce dea, si preparano alla grande festa che hanno organiziato per la sua rinascita. Affittano perciò un elegante locale notturno e fanno distribuire a tutti gli intervenuti molte pillole di droga, che tolgono loro il senno, poi iniziano un rito orribile, accompagnato da musica frenetica, e si preparano a sacrificare Connie, davanti al corpo di Sheetar. Intanto l'orribile essere torna a vivere: ha l'aspetto di una bella donna, ma la sua bocca è piena di denti aguzzi e il ventre, scoperto, è aperto da una lunga ferita verticale, un'altra orribile, enorme bocca famelica, fomita di grosse zanne acuminate. Connie viene salvata dall'intervento dei due poliziotti. Quasi tutti i presenti sono stati uccisi, e George ha avuto la testa divorata dalla dea. Poi arriva la polizia in massa: anche la dea rinata sembra annientata. Poiché il caso è risolto e l'incubo finito, Shepard e Sheba possono iniziare un rapporto amoroso. Ma poco dopo Sheetar passeggia nella strada vicina, abborda un ignaro giovanotto e sale sulla sua macchina, mentre l'orribile pancia-bocca già si prepara al banchetto, che egli le procurerà.
Valutazione Pastorale
in questo film moltissimi sono gli orrori che vengono mostrati: innumerevoli pezzi di cadaveri, sangue a fiumi, pasti cannibaleschi (con cottura di corpi vivi o di parti estratte da questi). Una serie incredibile di scene ributtanti, che provocano disgusto e repulsione. Forse le intenzioni degli autori potrebbero essere state quelle di fare un film ironico o grottesco: infatti c'è spesso qualche particolare comico e viene chiaramente mostrato che tutto ciò che c'è di orribile è falso e artificiale. Ma il risultato ottenuto è molto grossolano, non certo umoristico, e mostra invece una chiara dominante maniacale. Il genere dell'humor nero, specialità degli inglesi, richiede infatti grande leggerezza di tocco e un buon gusto raffinato, qualità assolutamente negate a Jackie Kong. Cosicché il compiacimento col quale le immagini insistono continuamente su particolari nauseabondi, come cannibalismo, vomiti abbondanti e squartamenti vari, non può essere certamente attribuito a semplice voglia di scherzare, ma piuttosto ad una insana mania.