IL RITORNO DAL FIUME KWAI

Valutazione
Accettabile-riserve, Crudezze
Tematica
Genere
Film di guerra
Regia
Andrew V. Mc Laglen
Durata
108'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
RETURN FROM THE RIVER KWAI
Distribuzione
Titanus Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Sargon Tamini, Paul Mayersberg tratto dal libro "Return from the River Kwai" di Joan Blair, Clay Blair Jr.
Musiche
Lalo Schifrin
Montaggio
Alan Strachan

Sogg.: tratto dal libro "Return from the River Kwai" di Joan Blair, Clay Blair Jr. - Scenegg.: Sargon Tamini, Paul Mayersberg - Fotogr.: (normale/a colori) Arthur Wooster, James Devis - Mus.: Lalo Schifrin - Montagg.: Alan Strachan - Dur.: 108' - Produz.: Kurt Unger

Interpreti e ruoli

Edward Fox (Maggiore Benford), Denholm Elliott (Colonnello Grayson), Christopher Penn (Tenente Crawford), Tatsuya Nakadai (Maggiore Harada), George Takei (Tenente Tanaka), Nick Tate (Comandante Hint), Timothy Bottons (Milier), Michael Dante, Richard Graham

Soggetto

nel 1945, durante la II guerra mondiale, presso il fiume Kwai, in Tailandia, si trova un campo di prigionia giapponese, nel quale sono rinchiusi molti soldati inglesi, perseguitati crudelmente dal fanatico tenente Tanaka, mentre il maggiore Harada, giunto da poco, si sforza di farli trattare equamente. Il medico inglese, maggiore Benford, cerca di mantenere la calma fra i suoi connazionali, e dedica le sue cure anche ai nemici. Quando una squadriglia americana bombarda il ponte sul fiume Kwai e lo fa crollare, il giovane pilota Crawford che si è gettato col paracadute dall'aereo colpito, cade nella giungla e viene salvato dagli abitanti di un villaggio, addestrati alla guerriglia dal colonnello inglese Grayson. Questi vuole attaccare un treno militare giapponese, che trasporta molti prigionieri inglesi, destinati ad essere inviati in Giappone, dove c'è bisogno di mano d'opera. Il viaggio dei soldati è lungo e drammatico, alcuni tentativi di fuga vengono puniti con la morte, il treno viene attaccato e il colonnello Grayscin muore nell'impresa, mentre Crawford, che si era unito a lui, è catturato dai giapponesi. Dopo aver sofferto anche la fame, i prigionieri giungono infine al luogo dell'imbarco, dove li aspetta una nave, e Crawford riesce a fuggire, impossessandosi di un aereo che, difettoso, poco dopo precipita in mare aperto. Il pilota viene salvato da un sottomarino americano, che sta perlustrando la zona e avvista il convoglio giapponese. Cosicché, riconosciuta la nave, in cui si trovano i prigionieri, Crawford tenta invano di convincere il comandante che sta per lanciare siluri contro dei soldati inglesi. Frattanto costoro, esasperati dalle nuove sofferenze subite e dalla conseguente morte per malattia di molti compagni, si sono ribellati, conquistando la nave, ma proprio allora vengono silurati. Però, dopo aver ucciso il perfido Tanaka, si salvano gettandosi in mare, e vengono raccolti dagli americani.

Valutazione Pastorale

il soggetto è superficiale e convenzionale, vi appaiono personaggi simili a manichini (in situazioni prevedibilissime) e nei quali non c'è traccia di studio di carattere o di sfumature psicologiche. Inoltre la vicenda non interessa neppure dal lato della semplice avventura, anche, se pare narri avvenimenti realimente accaduti nel 1945, in quelle zone. La suspence manca completamente e i banali dialoghi contengono a volte frasi ridicole. Insomma si tratta di un film tanto inutile e noioso da diventare spesso irritante. Alcuni buoni attori, come Edward Fox e Denholm Elliot, risultano proprio sprecati. Varie crudezze motivano la valutazione.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV