TRE COLONNE IN CRONACA

Valutazione
Discutibile, Ambiguità
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Carlo Vanzina
Durata
100'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
TRE COLONNE IN CRONACA
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Enrico Vanzina, Carlo Vanzina dal romanzo di Corrado Augias e Daniela Pasti
Musiche
Ennio Morricone
Montaggio
Ruggero Mastroianni

Sogg.: dal romanzo di Corrado Augias e Daniela Pasti - Scenegg.: Enrico Vanzina, Carlo Vanzina - Fotogr.: (panoramica/a colori) Luigi Kuveiller - Mus.: Ennio Morricone - Montagg.: Ruggero Mastroianni - Dur.: 100' - Prod. C.G. Group, Tiger Cinematografica, Pixit, Reteitalia

Interpreti e ruoli

Gian Maria Volontè (Landolfi), Massimo Dapporto (Morisi), Sergio Castellitto (Quinto), Demetra Hampton (Kim), Joss Ackland (Leporino), Lucrezia Lante Della Rovere (Monica), Spiros Focas (Bassouri), Paolo Malco (Lachioma), Senta Berger (Odessa), Carlo Giuffrè (Spanò), Gianni Bonagura (Petroni)

Soggetto

del potente quotidiano di proprietà di Petroni, il direttore, Landolfi, è un uomo scaltro e ambiguo pronto a tutto pur di mantenere il suo posto di comando. Ma a mettere in crisi l'organo di stampa interviene, tramite intermediari poco raccomandabili, l'on. Spanò che vorrebbe impadronirsi del giornale. Costui si serve di un terrorista libanese, Bassouri, e di un cinico faccendiere, Leporino, per raggiungere il suo scopo. Bassouri ordina di eliminare un agente di borsa, un certo Bonaveri, e la stessa ragazza araba che l'aveva ucciso, perché minacciavano i piani di Spanò. Leporino dal canto suo si appoggia sia a Peter, un ricco imprenditore svizzero che presta il suo nome ad una fantomatica società, sia a Bruno Lachioma, uno spregiudicato avventuriero che ha una relazione con la giovane amante del capo, Kim, e che con ricatti e sotterfugi riesce a farsi cedere alcune quote del giornale dal figlio di Landolfi tossicodipendente amante di Monica Guarini, e dal figlio di Petroni che ha tendenze omosessuali. La polizia col commissario Morisi, promosso vice questore, indaga sull'omicidio Bonaveri nel quale sembra implicata anche un'amica del morto, l'austriaca Odessa: pian piano arriva a scoprire la complicata faccenda del giornale. L'uomo viene aiutato nell'inchiesta dal coraggioso giornalista Quinto la cui macchina viene fatta saltare per ordine di Spanò. Anche Leporino viene ucciso: ma proprio quando Morisi sta per mettere le mani su Bassouri e sta per capire tutto l'intrigo, l'uomo politico con abili mosse, manda all'aria i piani del poliziotto. A lui e a Quinto non resta altro che riconoscere che l'alta finanza, la politica e il giornalismo alleati in intrallazzi poco puliti riescono a fare il buono e il cattivo tempo. Landolfì che ha conoscenze e appoggi molto potenti ed ambigui, è riuscito a recuperare il controllo completo del suo giornale.

Valutazione Pastorale

è una pellicola per niente originale con diverse cadute di ritmo, anche se a volte colpisce nel segno e alcune sequenze funzionano: nell'insieme è interessante ed ha una certa suspence. C'è da rilevare l'indubbia bravura degli attori che costituiscono un cast di tutto rispetto. Anche la denuncia sociale del giornalismo asservito alla politica e all'alta finanza non è una novità. L'intreccio è anche abbastanza complicato e spesso si fatica a seguire i legami tra i vari personaggi. In alcuni momenti appare però decisamente qualunquista ed ambiguo. Da segnalare poi diverse grossolanità verbali da parte dei protagonisti, la maggior parte dei quali è corrotta, falsa e doppiogiochista.

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