Sogg.: dal romanzo "The Dream Mongers" di Grant Hindin Miller - Scenegg.: Grant Hindin Miller - Fotogr.: (panoramica/a colori) Warrick Attewell - Mus.: Andrew Hagen, Norton Wilson - Montagg.: Michael Horton - Dur.: 101'- Produz.: Fimola Dwyer, Larry Parr
Interpreti e ruoli
Peter Phelps (Patrick Dawson), Greer Robson (Kate Marshall), Bruce Phillips (Dave Marshall), Marshall Napier (Ispettore Wallace)
Soggetto
nella Nuova Zelanda, colpita dalla grande depressione economica del 1930, il vedovo Dave Marshall, costretto a cercare lavoro in una grande città lontana, affida per qualche tempo agli zii la figlia Kate, di circa 13 anni. Ma la piccola, sentendosi sola e a disagio sia in casa che a scuola, fugge per raggiungere il padre al nord, e non avendo denaro, viaggia nascosta nei treni merci e mangia frutta rubata ai contadini. Incontrato per caso Patrick Dawson, un giovane vagabondo, ricercato dalla polizia, perché, in una lite, ha ferito gravemente uno sceriffo disonesto, viene da lui salvata dalla collera dei derubati, e prende a seguirlo. Così i due viaggiano insieme, e Patrick, superato il fastidio per la compagnia di una ragazzina scontrosa, comprende che l'essere scambiato per il padre di lei, come spesso gli accade, può farlo passare inosservato alla polizia. Il lungo viaggio con mezzi di fortuna favorisce una sincera amicizia fra l'uomo e la bambina, pronti ad aiutarsi l'un l'altro nelle difficoltà, ma anche a litigare in modo infantile. La polizia scopre però presto la vera identità del giovane, e gli dà la caccia, mentre i giornali pubblicano le sue fotografie e lo descrivono come un pericoloso delinquente, che tiene in ostaggio la piccola compagna. Dopo molte avventure, Patrick finge di morire, scomparendo in un fiume impetuoso, e Kate è presa dalla polizia. Ma Patrick, riuscito a riprendere il viaggio verso la libertà ormai vicina, trova il modo di salutare di nascosto la piccola amica, e i due si scambiano doni, augurandosi di rivedersi nel futuro.
Valutazione Pastorale
questo film, che si svolge in Nuova Zelanda, mostra paesaggi suggestivi, con terre e cieli sconfinati, e racconta una storia semplice e pulita, in cui il rapporto fra il giovanotto e la ragazzina non ha nulla di ambiguo, e resta solo una sincera amicizia. Non ci sono volgarità nel dialogo o nelle situazioni, ma si notano invece alcune osservazioni delicate nello studio del carattere di Kate, molto ben interpretata da Greer Robson. La piccola, traumatizzata per la morte della madre e per la recente partenza del padre, durante i giorni del suo avventuroso viaggio, trova un affetto in Patrick, maturando rapidamente, fino a raggiungere una sensibilità, che prelude al suo diventare donna. Ma anche il giovane, prima solo amareggiato per il terribile ricordo della I guerra mondiale e il conseguente abbandono della fidanzata, ma soprattutto per la dura esperienza della fuga, accanto alla piccola compagna diventa più sereno e umano, e anche capace di generoso altruismo. La bambina gli è diventata così cara che, avendola perduta, egli trova il coraggio di cercarla in un ufficio della polizia, pur correndo un grosso rischio. Il viaggio simboleggia, dunque, per i due protagonisti, la vita, che li fa rapidamente maturare, grazie all'amicizia e alla solidarietà. Questa è poi una storia di libertà, sia per Patrick e Kate, che per la popolazione locale, che infatti vediamo combattere in piazza contro i poliziotti prepotenti, nella bella scena della rivolta in città, in cui è messa in risalto la drammatica situazione sociale, prodotta dalla depressione economica. Il film, a cui manca soprattutto un maggiore approfondimento dei seri temi trattati e un ritmo che lo renda più avvincente, è tuttavia un lavoro dignitoso.