Sogg. e Scenegg.: Joseph Minon - Fotogr.: (normale/a colori) Stefan Gzapsky - Mus.: Colin Towns - Montagg.: Angus Newton - Dur.: 99' - Produz.: Magellan-Pictures - Vietato ai minori degli anni quattordici
Interpreti e ruoli
Nicolas Cage (Peter Loew), Maria Conchita Alonso (Alva Restrepo), Jennifer Beals (Rachel), Kasi Lemmons (Jackie), Bob Lujan (Emilio), Elizabeth Ashley (Dottoressa Claser), Jessica Lundy (Sharon), John WaIker, Boris Leskin
Soggetto
Peter Loew, yuppie trentenne, che vive a New York afflitto da profonde nevrosi, conduce una vita frivola, passando da un'avventura all'altra, e frequentando assiduamente i locali notturni. È in cura da tempo presso la psicanalista Dottoressa Claser, che ascolta pazientemente i suoi sfoghi. Peter è circondato da parecchie donne, ma le principali sono Alva Restrepo, la sua timida segretaria, che egli schiavizza continuamente, umiliandola e caricandola di un enorme lavoro, e Sharon, una conturbante mulatta, con la quale però non riesce ad allacciare una relazione stabile. Ma, dopo una sera in cui Loew è rimasto seriamente turbato da un pipistrello, che gli è entrato in casa, gli appare improvvisamente una affascinante ragazza, Rachel, che gli pare la donna dei suoi sogni. Nel loro primo rapporto d'amore, Rachel gli dà un profondo morso sul collo, con i suoi denti aguzzi. Dopo quel morso, Peter cambia carattere e abitudini: eccitato e sconvolto, egli si convince d'essere diventato un vampiro. Comincia a portare gli occhiali neri, perché non può sopportare la luce del sole, si compra finti denti da vampiro, cade in terra tramortito alla vista di una grande croce, dorme in una specie di bara, tenta di violentare Alva, e infine uccide una ragazza quasi sconosciuta, succhiandole il sangue. Intanto immagina di vedersi sempre accanto Rachel e le parla. Ma una sera Peter incontra finalmente in un night la vera Rachel (donna-vampiro dei suoi sogni), che è una bella ragazza qualsiasi, senza denti aguzzi e non vuole avere niente a che fare con lui. Infine Alva, che Loew è andato a maltrattare e tormentare fino nella sua abitazione, che ormai è terrorizzata da lui, chiede aiuto al fratello, il quale decide di dare una dura lezione al principale della sorella. Il giovanotto, furibondo, si reca perciò a casa di Peter, che trova mentre, ormai disperato, tenta di trafiggersi il petto con un paletto di legno appuntito, e glielo configge profondamente nel cuore, uccidendolo.
Valutazione Pastorale
questo film ambizioso, che passa bruscamente da un inizio in tono di commedia ad un finale tragico, vorrebbe essere una parabola sulla vita demenziale, cui è condannato un giovanotto dalla carriera brillante in una città disumana come New York. Infatti Peter diventa sempre più un disadattato: incapace di un rapporto normale con una ragazza, desidera soltanto la donna che lo fa soffrire (magari succhiandogli il sangue come un vampiro), tormenta senza motivo la sua timida segretaria, ed è in realtà un uomo disperatamente solo, il cui bisogno d'affetto lo conduce alla nevrosi totale e quindi alla morte. Egli è un mitomane infelice: le sue allucinazioni lo distruggono. Ma se il tema dei film poteva essere molto interessante, la realizzazione è invece deludente, perché la storia appare sconclusionata, la critica della vita di New York resta superficiale, e nella vicenda appare confuso il gioco fra l'immaginario e il reale, che pure è alla base di tutto. Gli attori, tutti di un certo valore, fanno del loro meglio, ma con scarsi risultati, specie Nicolas Cage, che è il protagonista. Così questo lavoro, a metà strada tra incubo e grottesco, pieno di sangue, violento e sconclusionato, risulta soltanto una buona occasione mancata.