HIGHLANDER 3

Valutazione
Inaccettabile, Insano
Tematica
Fantascienza
Genere
Fantastico
Regia
Andy Morahan
Durata
99'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
HIGHLANDER III
Distribuzione
Filmauro
Soggetto e Sceneggiatura
William N. Panzer, Brad Mir ispirato ai perso
Musiche
J. Peter Robinson
Montaggio
Yves Langlois

Sogg.: ispirato ai perso-naggi creati da Gregory Widen - Scenegg.: William N. Panzer, Brad Mir-man, Paul Ohl - Fotogr.: (scope / a colori) Steven Chivers - Mus.: J. Peter Robinson - Montagg.: Yves Langlois - Dur.: 99' - Produz.: Transfilm, Lumière, Fallingcloud

Interpreti e ruoli

Christopher Lambert (Connor Mac Leod), Mario Van Peebles (Kane), Deborah Unger (Alex / Sarah), Gabriel Kakon (John), Mako (Naka-no), Raoul Trujillo, Jean-Pierre Perusse, Martin Neufeld, Frederek Y. Oki-mura, Daniel Do

Soggetto

L'immortale Connor Mac Leod, lo scozzese appartenente alla misteriosa consorteria internazionale di spadaccini invincibili che devono duellare tra loro fino a selezionare il campione assoluto della specie, si trova in Giappone, nel XVI secolo, per farsi forgiare una nuova spada dal mago e samurai Nakano. Mentre costui viene ucciso da Kane, rivale di Mac Leod, questi scampa al crollo della caverna, che seppellisce l'altro, che ha appena decapitato il mago, assorbendone i poteri eccezionali. Successivamente nel XX secolo Mac Leod che si trova in Africa, con un figlio adottivo, John, avverte un giorno il liberarsi di un'energia malvagia e sente che deve rientra-re a New York. Infatti gli scavi condotti in Giappone da un'archeologa ame-ricana, Alex, hanno liberato Kane, che smanioso di vendetta, liberatosi di uno dei due immortali che lo accompagnano, giunge nella metropoli bramo-so di vendetta. Mac Leod deve da un lato tenere a bada il cattivo, affrontare la curiosità e l'affetto di Alex che gli ricorda Sarah, una donna amata durante la rivoluzione francese, e la diffidenza di un tenente che lo sospetta da tempo per precedenti oscuri episodi legati ai suoi duelli con relative decapitazioni e lo crede giustamente coinvolto anche in quella dell'immortale inviato sulle sue tracce da Kane e da lui sconfitto, e come vuole l'uso decapitato. Ormai sono di fronte gli ultimi due esemplari della speciale progenie. Per attirare Mac Leod, Kane, scoperta l'esistenza del di lui figlio adottivo, John, gli telefona e lo fa giungere dall'Africa in aereo, sequestrandolo all'aeroporto. Attira poi il rivale in una fabbrica, dove, nonostante le sue arti magiche, dopo un durissimo scontro, finisce per soccombere. Mac Leod torna così nella natia Scozia con Alex e il figlio, in pellegrinaggio sulla tomba della sua prima e compianta compagna.

Valutazione Pastorale

Si può definire questo lavoro una strampalata accoz-zaglia di mitologia, fantascienza e romanzo cavalleresco, assemblati senza alcun senso. Se nel primo film della serie la spettacolarità garantiva il diver-timento (pur se suscitavano pastoralmente delle perplessità il concetto di immortalità dei duellanti e la loro necessità di selezionarsi inesorabilmente), qui scadiamo nella violenza, nella ferocia e nel cinismo più deleteri, che gli effetti speciali e qualche bella immagine scozzese o trovate da baraccone, come la scena di Kane dimezzato da una spadata che si ricompone, non esor-cizzano di certo. La scarsa consistenza della sceneggiatura non fa che rende-re ancora più insipida e pretestuosa la struttura narrativa, che è solo un giro-vagare per i luoghi comuni creati dai due primi film di successo, con l'ag-giunta di un inutile e sospetto omaggio a luci rossastre, inserito a beneficio dei guardoni di turno.

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