Sogg.: ispirato ai fumetti di Winsor Mc Cay - Scenegg.: Chris Columbus, Yutaka Fujioka, Richard Outten, Jean Moebius Giraud - Fotogr.: (panoramica/a colori) Hajime Hasegawa - Mus.: Thomas Chase, Steve Rucker - Montagg.: Takeshi Seyama - Dur.: 90 - Produz.: Yutaka Fujioka
Soggetto
il piccolo Nemo, in compagnia dello scoiattolo Icarus, sogna ogni notte nuove avventure. Nel sonno il professor Genius gli porta un messaggio di Morpheus, re di Sonnolandia, ed una scatola di dolcetti della figlia Camilla. Giunto nel fiabesco mondo, Nemo ripara il trenino di un simpatico grassone che poi non è altri che il Monarca in persona, che decide di nominarlo suo erede. Gli affida una preziosa chiave diffidandolo da aprire la porta con sopra il simbolo impresso su di essa: ma, stufo delle lezioni di comportamento che uno stuolo di maestri gli propina, cede ai cattivi consigli dellastuto Flip, e apre la porta, che dà accesso al regno dellincubo, il lato oscuro dei sogni. Così quando il monarca sta per incoronarlo, questi viene rapito da un demone che lo trascina nel palazzo del re degli incubi. A Nemo resta il magico scettro regale, e con Flip (sottratto in extremis alla pena di essere lanciato fuori Sonnolandia con una palla di cannone), Camilla, Icarus ed il professor Genius si avvia a liberare il monarca prigioniero. Durante il viaggio lo aiutano i buffi Oomps, sorta di folletti innocui, che vorrebbero liberare un loro compagno. È proprio costui a fornire a Nemo la formula magica che attiva tutti i poteri dello scettro, e solo dopo aver rischiato la sconfitta, il piccole eroe sconfigge il mostro e libera il re. Al mattino, svegliatosi, ha la lieta sorpresa di essere inviato finalmente dal padre a vedere il circo.
Valutazione Pastorale
ispirato agli storici strip di fine secolo di Winsor Mc Cay, autore tra laltro del primo cartone animato della storia del cinema, questo film danimazione regala ben poche emozioni agli amanti del genere. Non è solo il disegno o il testo, veramente povero, a deludere: la continua ricerca delleffetto spaventoso, terrificante; il ritmo sempre esasperato; la frenesia quasi costante dei movimenti sembrano più angoscianti che divertenti. Non si comprende come i bimbi più piccoli, evidentemente destinatari del prodotto, potrebbero apprezzare porte che filtrano miasmi nerastri, o ectoplasmi oscuri e minacciosi con occhi fiammeggianti che inglobano individui come polipi, mani nere ed artigliate che sbucano per afferrare il protagonista e i suoi compagni, o la figura del re degli incubi che merita pienamente il nome assegnatogli. La continua presentazione poi del vuoto in cui si può cadere da un momento allaltro, o di immensi gorghi in cui essere risucchiati, testimonia una ricerca, comune a molta produzione a fumetti su carta ed in pellicola che si definisce per linfanzia, che sembra avere a cuore tutto fuorché un piacevole intrattenimento.