Sogg.: ispirato al fumetto "Crying Freeman" creato da Kazuo Koike, Ryoichi Ikegami - Scenegg.: Christophe Gans, Thierry Casals, Laurie Finstad-Knizhnik - Fotogr.: (sco-pe/ a colori) Thomas Burstyn - Mus.: Pat O'Hearn - Montagg.: David Wu, Chris Roth - Dur.: 107' - Produz.: Samuel Hadida, Bryan Yuzna
Interpreti e ruoli
Mark Dacascos (Yo Hinomura), Julie Condra (Emu O'Hara), Tcheky Karyo (Detective Nitta), Rae Dawn Chong (Ispettrice Forge), Yoko Shimada (Lady Hanada), Masaya Kato (Ryuji Hanada), Byron Mann (Koh), Mako (Shudo Shimkazi)
Soggetto
A San Francisco la giovane Emu O'Hara assiste per caso all'ucci-sione di Sonny Shimkazi, un esponente del clan degli Yakuza. Il killer è Yo Hinomura. Pronunciando il proprio nome l'assassino, secondo le regole del paese, avverte il testimone che sarà lui la prossima vittima. Emu torna in Canada: spaventata da quanto accadutole, dipinge il volto del killer, che l'ha anche affascinata. Frattanto il boss Shudo Shimkazi arriva a Vancouver deci-so a vendicare la morte del figlio il cui assassino appartiene al clan cinese "Figli del Drago". Shudo chiede alla polizia di usare Emu come esca per cat-turare Yo, ma all'uscita del Municipio viene ucciso, anche lui, da Yo. Emu è ancora una volta testimone del delitto. Nitta, agente dell'Interpol e l'ispettri-ce Forge interrogano a lungo la donna che si chiude nell'assoluto silenzio. Poi Emu si incontra con Yo e mentre ha con il killer un rapporto intimo il nuovo capo del clan degli Yakuza, Ryuj Hanada irrompe nella casa: Emu rimane ferita. Yo disobbedendo alle regole non la uccide e la conduce in ospedale. Successivamente la giovane strettamente sorvegliata riesce a fuggire e raggiunge Yo in un rifugio. Un Maestro dei "Figli del Drago", Koh, riceve l'ordine di uccidere Yo ed Emu. Frattanto Yo rivela a Emu la sua storia: di professione ceramista, un giorno fu contattato dai "Figli del Drago", trasformato in una "macchina per uccidere" e soprannominato Crying Freeman. Poi Yo si allontana con Koh: in una violenta sparatoria i due uccidono Ryuji Hanada. Yo e Emu di nuovo insieme debbono fronteg-giare Lady Hanada, la vedova del capo del clan degli Yakuza. Nel mortale scontro finale c'è anche Nitta, il detective, del quale si scopre il doppio gio-co.
Valutazione Pastorale
"L'arte della guerra" ed il sorgere di clan e sette segrete (che nel corso di eventi drammatici hanno tentato di opporsi al Dominatore di turno sfruttando raffinate tecniche psicologiche per "costrui-re" vendicatori, killer e guerrieri) hanno caratterizzato secoli di tipica "cultu-ra" orientale. Di quei periodi storici sia i fumetti sia il cinema hanno saputo rievocare nel passato, in modo eccellente, personaggi e valori. Purtroppo questa volta le tanto conclamate intenzioni "culturali" non si sono caratteriz-zate in un film che ne sapesse cogliere e riproporre personaggi, storie ed eventi significativi in moduli credibili. Strutturato in un aggrovigliato coa-cervo di situazioni al limite dell'assurdo; saturo di gratuita violenza ritmata da una ricorrente serie di massacri; contrappuntato da scene di amplessi, tor-ture, esplosioni di odio, rancori, vendette e truculenze di ogni genere con riferimenti e richiami ad "antichi" quanto improbabili "codici d'onore", il film risulta del tutto inaccettabile.