BUTTERFLY KISS

Valutazione
Inaccettabile, Aberrante
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Michael Winterbottom
Durata
88'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
BUTTERFLY KISS
Distribuzione
Lucky Red
Soggetto e Sceneggiatura
Frank Cottrell Boyce Frank Cottrell Boyce, Michael Winterbottom
Musiche
John Harle
Montaggio
Trevor Waite

Sogg.: Frank Cottrell Boyce, Michael Winterbottom - Scenegg.: Frank Cottrell Boyce - Fotogr.: (panoramica/a colori) Seamus Mc Garvey - Mus.: John Harle - Montagg.: Trevor Waite - Dur.: 88' - Produz.: Julie Baines - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Amanda Plummer (Eunice), Saskia Reeves (Miriam), Joanne Cook (Angela), Paul Bown (Gary), Emily Aston (Katie), Katy Murphy (Judith), Ricky Tomlinson, Fine Time Fontayne, Freda Dowie, Paula Tilbrook, Des Mc Alfer, Lisa Jane Riley, Kathy Jamieson, Shirley Vaughan

Soggetto

Eunice è una psicopatica che, con un cilicio di catene sotto gli abiti, gira per l'Inghilterra cercando per i distributori di benzina Judith, una giovane che ha amato, ed il disco di una misteriosa canzone d'amore di cui sa solo accennare qualche nota. Uccide una commessa perché non è Judith e non sa di che canzone si tratti; fa colpo sulla sprovveduta Miriam, che lavora presso un distributore di carburante, la quale la ospita per una notte. Eunice relega la vecchia madre di Miriam nella stanza della figlia e seduce quest'ultima, abbandonandola però la mattina dopo per andarsene con un autista, che uccide dopo un rapporto. Miriam, che l'ha raggiunta, la aiuta a occultare il cadavere in un bosco, ma Eunice la lascia sola per andare in uno snack dove corteggia la giovane Angela. Torna però in automobile a riprendere Miriam e dopo una notte all'addiaccio danno un passaggio a Gary e Katie, padre e figlia, e se ne vanno al Luna Park. Miriam scopre però che nel bagagliaio c'è il corpo di Angela, e allontana i due. Poi è la volta di un camionista, cui Eunice offre Miriam in dono, ma trovandolo violento, uccide anche lui. Trovata poi una cassiera di nome Judith, la bacia: costei si ribella, ed a stento Miriam evita un altro guaio. Infine un amico di Miriam, porta le due donne in un motel: assente Miriam, l'uomo, un sadomasochista, ed Eunice danno libero corso alle loro fantasie erotiche . Miriam, rientrata dal supermarket e scioccata dalla scena erotica che le si presenta, uccide l'uomo. Ha scoperto intanto la canzone cercata dall'amica: è l'inno della nazionale di calcio britannica. Poi Eunice chiede a Miriam di sopprimerla e, liberatasi dalle catene, si fa affogare in mare.

Valutazione Pastorale

macabro affresco di due anime perse in un mondo senza pietà, dove solo una psicolabile succube sembra poter capire la lacerazione, l'angoscia e il disperato furore omicida che la malattia mentale provoca nell'amica Eunice, questa emblematica e provocatoria "diversa" che la seduce nel corpo ma soprattutto nell'anima, plagiandola fino al delitto e procurandosi tramite lei la punizione finale alle sue colpe, una sorta di olocausto ad un oscuro demone. L'evidente provocazione, l'ironia e la blasfemia continue, sia pure motivate dalla patologia di cui soffre Eunice, non bastano ad esorcizzare il sospetto che la pietà di cui dà prova nel finale il regista per le due protagoniste, l'una vittima dell'altra, non sia che un espediente per presentare una realtà dai risvolti assai inquietanti, dove emerge l'evidente morbosità di alcune scene, la presentazione troppo sovente grottesca e macabra della perversione e della malattia mentale costellata dal silenzio agghiacciante dei cadaveri e dalla provocatoria voluta assenza di elementi di contrasto, come poliziotti, personale sanitario, o elementi familiari che rendano il quadro clinico patologico di Eunice motivato, o almeno descritto nelle sue origini. L'ironia dell'inno dei tifosi di calcio scambiato per una canzone d'amore cala ancor più nel grottesco la macabra vicenda, ma non è certo questo atteggiamento del regista che possa esorcizzare l'humour nero che la pervade frammisto a scene scabrose dove il compiacimento supera l'auspicabile pietà per tanto sfacelo mentale e morale.

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