ADELAIDE

Valutazione
Inaccettabile, insulso
Tematica
Donna, Letteratura, Matrimonio - coppia, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Lucio Gaudino
Durata
80'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
ADELAIDE
Distribuzione
I.M.C.
Soggetto e Sceneggiatura
Lucio Gaudino, Maria Chiara Martinetti, Ivano Orano liberamente tratto dal racconto di Arthur De Gaubinot
Musiche
Antonio Di Pofi
Montaggio
Manuela Pellarin, Roberto Missiroli

Sogg.: liberamente tratto dal racconto di Arthur De Gaubinot - Scenegg.: Lucio Gaudino, Maria Chiara Martinetti, Ivano Orano - Fotogr.(panoramica/a colori): Raffaele Mertes - Mus.: Antonio Di Pofi - Montagg.: Manuela Pellarin, Roberto Missiroli - Dur.: 80' - Produz.: Partners.

Interpreti e ruoli

Agnese Nano (Adelaide Koller), Assumpta Serna (Clara Koller), Andrea Prodan (Federico Traversa), Helmut Berger, Massimo De Rossi, Philippe Leroy, Cochi Ponzoni, Anna Orso, Silvia Cohen, Franco Bertini, Emidio La Vella, Francesco Bonelli, Brigitte Christensen, Cesare Di Vito.

Soggetto

In Italia, all'epoca delle campagne napoleoniche, la bella Clara Koller, perso il marito, decide di ufficializzare la sua relazione adulterina col giovane ufficiale Federico Traversa: scoprendo che il giovane ha una relazione parallela con la figlia Adelaide, decide di allontanarla e la manda presso la zia. Dopo vani sforzi, Adelaide ottiene infine, tramite la zia, di tornare a palazzo Koller dalla madre. Ma qui si scatena di nuovo la passione tra lei e Federico, che le fa rompere il fidanzamento con un facoltoso commerciante. Federico ed Adelaide ora si amano senza ritegno e Clara soffre in silenzio, fino ad intenerire l’uomo che torna da lei, scrivendo ad Adelaide che tutto è finito. La giovane sparisce, e Federico ne soffre. Promosso aiutante di campo, parte per la guerra con il nuovo pretendente di Adelaide, il capitano Del Balzo. Ferito, Federico è convalescente, ma Adelaide ha fatto voto di rinunciare a lui se si salverà e mantiene la promessa. Esasperato dal rifiuto di Adelaide, una volta guarito, Federico la ricatta svelando la loro storia a Del Balzo, con conseguente duello in cui quest'ultimo soccombe. Trascorsi molti anni, Clara e Adelaide sono ora amiche, e Federico, ormai colonnello, si chiude sempre più nel suo studio ed in se stesso, seguendo di malavoglia le passeggiate cui le due donne lo obbligano di tanto in tanto. Delle passioni d’un tempo sembra essersi perduta ogni traccia.

Valutazione Pastorale

Il triangolo proposto con molta prosopopea e nessuna verosimiglianza dal regista Gaudino non può certo suscitare approvazione. La storia è narrata con palese incapacità registica, con dialoghi e sequenze talora sconcertanti per la presunzione con cui vengono esibiti. Le immagini e i costumi, una carnevalesca parodia viscontiana, vengono accompagnati continuamente da dialoghi, conditi dalle sentenze e dalle annotazioni della voce fuori campo, che costituiscono sovente motivo di risate degne di una farsa. Risulta evidente il richiamo alle 'Liaison Dangereuses' di Laclos delle 'manovre' che Clara mette in opera sia per allontanare prima la figlia da Federico, sia per riconquistare, poi, il suo affetto. Ma lo spessore psicologico e la credibilità di simile perversa vicenda sono talmente precari che definire scabroso un pasticcio simile è quasi un riconoscergli indirettamente una qualsiasi 'validità' malsana. Un particolare cenno di commiserazione al vetusto Philippe Leroy, coinvolto, sia pur brevemente, sul finire di una gloriosa carriera, in questo pastrocchio indegno.

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