DUE CONTRO TUTTO (BROTHERS IN ARMS)

Valutazione
Inaccettabile, violento
Tematica
Droga, Emigrazione, Politica-Società, Rapporto tra culture, Terrorismo
Genere
Poliziesco
Regia
Alexandre Arcady
Durata
98'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
UNION SACRÉ
Distribuzione
Titanus Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Daniel Saint Hamont, Pierre Aknine, Saio Amadis, Alexandre Arcady Alexandre Arcady
Musiche
Jean Jacques Goldman, Roland Romanelli
Montaggio
Joele Van Effentierre, Anna Marie Leduc

Orig.: Francia (1990) - Sogg.: Alexandre Arcady - Scenegg.: Daniel Saint Hamont, Pierre Aknine, Saio Amadis, Alexandre Arcady - Fotogr.(Scope/a colori): Robert Alazraki - Mus.: Jean Jacques Goldman, Roland Romanelli - Montagg.: Joele Van Effentierre, Anna Marie Leduc - Dur.: 98' - Produz.: Alexandre Film, FR3 Film production.

Interpreti e ruoli

Richard Berry (Karim), Patrick Bruel (Simon), Bruno Cremer (Joulin), Said Amadis (Radjani), Corinne Dacia (Lisa), Marthe Villalonga (Elanche), Amidou (algerino), Hammou Craia.

Soggetto

Il giovane poliziotto ebreo Simon Atlan, durante un'importante operazione antidroga, scopre di aver arrestato per errore un suo collega arabo, Karim Hamida, col quale dovrà ora collaborare a Parigi, per ordini superiori. Superata l'iniziale ostilità, dovuta a pregiudizi razziali, i due diventano amici, e si mettono alla caccia di un potente e misterioso boss della droga che sta mietendo vittime a Parigi, e trovano che costui si procura anche grossi quantitativi d'armi. Dopo varie indagini, Karim, che è in realtà un ufficiale del servizio segreto, scopre che si tratta del capo di un'organizzazione di terroristi mussulmani, Ali Radjani un fanatico religioso, che vuole sconvolgere la Francia, ottenendo grande potere per sè e per l'Islam, e perciò si serve della droga e di sanguinosi attentati terroristici. Ufficialmente costui è addetto all'ambasciata di un paese del Medio Oriente, e dirige un Centro di studi islamici. Karim intanto ha conosciuto la bella ex moglie di Simon, la francese Lisa, il loro figlioletto Jeremy, che vive con la madre, e i genitori di Atlan che gestiscono un piccolo ristorante. Sentendo subito una forte attrazione fra loro, Karim e Lisa stanno per iniziare un serio legame amoroso, ma l'uomo vi rinuncia per lealtà verso l'amico, che ama ancora l'ex moglie. Poi Karim riesce ad introdursi fra i fanatici raccolti da Radjani, ma la sua vera identità viene scoperta, e perciò egli viene imprigionato dai terroristi insieme a Simon. I due riescono però a sfuggire, e l'irato Radjani fa compiere allora un grave attentato, davanti al ristorante degli Adan, nel quale muore anche Lisa. Da quel momento Simon pensa solo a vendicarsi di Radjani, uccidendolo. Egli fugge, durante il funerale di Lisa, e, introdottosi nell'ambasciata, di notte potrebbe uccidere il suo nemico, se non lo fermasse Hamida, il quale, essendo un ufficiale francese, è obbligato, secondo la legge, a proteggere il diplomatico, che è stato espulso dalla Francia, e deve partire. Radjani lascia quindi indisturbato l'ambasciata, e sale su di una macchina, che deve portarlo alla frontiere, ma poco dopo la partenza, l'auto salta in aria, mentre Karim sorride con sarcasmo.

Valutazione Pastorale

Questo film presenta ancora una coppia di poliziotti di orgine diversa (uno è ebreo, mentre l'altro è un musulmano non fanatico), i quali, dopo un iniziale periodo di liti e incomprensioni, finiscono col diventare grandi amici e riescono a portare a termine insieme la loro missione. Ma stavolta la novità consiste nell'ambiente insolito in cui la storia si svolge, e nella importante presenza del terrorismo e del fanatismo religioso, invece che ruotare tutta, come al solito, intorno alla droga. Pur avendo qualche incongruenza narrativa, bisogna riconoscere che il film è efficace, è sostenuto da un ritmo costante, non perde mai interesse ed è ben interpretato. Anche dal punto di vista spettacolare, si tratta di un'opera di buon livello. Però ci sono molti lati negativi: il linguaggio usato dai personaggi è troppo pesante ma ciò che rende soprattutto inaccettabile il film è il finale. In esso si vuol dimostrare che se la giustizia non può da sola punire i colpevoli di delitti così grandi, è necessario intervenire con soluzioni illegali e delittuose come appunto l'esplosione dell'auto, provocata evidentemente dall'apparentemente legalitario Karim.

Le altre valutazioni

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