CORSA IN DISCESA

Valutazione
Inaccettabile, squallido
Tematica
Giallo - Triller
Genere
Drammatico
Regia
Corrado Franco
Durata
117'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
CORSA IN DISCESA
Distribuzione
Medusa Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Corrado Franco dal racconto "Debt of Honor" di Cornell Woolrich
Montaggio
Giorgio Venturoli

Sogg.: dal racconto "Debt of Honor" di Cornell Woolrich - Scenegg.: Corrado Franco - Fotogr.(panoramica/a colori): Luca Bigazzi, Carlo Rainero - Mus: Adriano Maria Vitali - Montagg.: Giorgio Venturoli - Dur.: 117' - Produz.: Sherpa film, Reteitalia.

Soggetto

Nei pressi di Torino una bimba, Pamela, sfuggendo alla sorveglianza dei genitori, in seguito ad una gioco pericoloso rischia di annegare in un laghetto: fortunatamente viene salvata in extremis da uno sconosciuto che non rivela il suo nome al padre della piccola accorso trafelato sul posto pochi attimi dopo. Passano dei giorni e l'uomo si rifà vivo e si presenta a casa del padre di Pamela, che è un ispettore di polizia; pretende protezione poiché ricercato dai tutori dell'ordine. Infatti è lui l'assassino che nel corso di una rapina in banca, ha ucciso un impiegato e il sindaco. L'ispettore in un primo momento è tentato di metterlo alla porta ma il ricordo della figlioletta salvata dal malvivente lo fa decidere ad aiutare l'uomo, approfittando anche del fatto che la moglie e la figlia sono fuori in vacanza. Il bandito, facendo leva sui sentimenti dell'ispettore, riesce a fare di quest'ultimo il suo servo: lo costringe a non presentarsi sul lavoro, ad ostacolare quasi le indagini sulla rapina, ad accogliere in casa anche la sua amichetta Jasmine. L'ispettore è tormentato dai rimorsi ma non riesce a liberarsi del losco individuo: anzi subisce pure le profferte dalla graziosa Jasmine sotto lo sguardo compiaciuto del bandito. Arrivano però inaspettate moglie e figlia del padrone di casa: questi e i due banditi sono costretti a fuggire precipitosamente. L'ispettore accompagna l'uomo e la sua amica in un piccolo aeroporto per farli fuggire col bottino che lui stesso con la ragazza aveva ritirato da un complice in un grande magazzino. In quell'occasione il bandito era stato ucciso da un poliziotto. All'aeroporto il ricercato ha un alterco nel bar per futili motivi e due loschi individui lo accoltellano. L'uomo barcollante, ferito a morte, col bottino si avvia verso l'aereo che dovrebbe portar via lui e Jasmine verso la libertà, ma non fa in tempo a metter in moto che muore. Alla ragazza e all'ispettore non resta altro che salutarsi definitivamente e riprendere la propria vita.

Valutazione Pastorale

E' un film con troppe lungaggini, scene gratuite e di una certa scabrosità, con sprovvedutezza, ingenuità ed errori tecnici grossolani che rivelano appieno l'assoluta inadeguatezza del regista e le sue ridicole velleità artistiche. Non c'è nulla di valido e di positivo in questo film: narrativamente e tematicamente non tiene, anche se l'idea di base del padre in crisi che subisce un ricatto morale dal salvatore di sua figlia poteva fornire spunti interessanti. I protagonisti sono persone prive di morale e di carattere: l'ispettore è un debole che si lascia manovrare come un burattino dal bandito che alla fine non dimostra l'astuzia e il sangue freddo necessari ad un malvivente che voglia cavarsela. Anche la ragazza e i colleghi dell'ispettore con il loro comportamento assomigliano più a delle caricature che non a personaggi verosimili.

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