Creature di Dio

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amore-Sentimenti, Dolore, Donna, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Lavoro, Morte, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Saela Davis, Anna Rose Holmer
Durata
100'
Anno di uscita
2023
Nazionalità
Regno Unito/Irlanda
Titolo Originale
God's Creatures
Distribuzione
Academy Two
Soggetto e Sceneggiatura
Fodhla Cronin O'Reilly e Shane Crowley
Fotografia
Chayse Irvin, ASC, CSC
Musiche
Danny Bensi e Saunder Jurriaans
Montaggio
Jeanne Applegate Julia Bloch
Produzione
NINE DAUGHTERS, A24 BBC FILM E SCREEN IRELAND con il supporto di THE WRAP FUND

Interpreti e ruoli

Emily Watson (Aileen O’Hara ), Paul Mescal (Brian O’Hara ), Toni O’Rourke (Erin O’Hara ), Aisling Franciosi (Sarah Murphy ), Sean T. O’Meallaigh (Nigel O’Connor), Lalor Roddy (Paddy O’Hara), Brendan McCormack (Francie D’Arcy ), Declan Conlon (Con O’Hara)

Soggetto

Irlanda, in un piccolo villaggio di pescatori. Aileen è caporeparto in una fabbrica che lavora il pesce. Dopo anni trascorsi in Australia, il figlio Brian torna a casa deciso a riprendere l’attività di famiglia: un allevamento di cozze. Aileen lo accoglie a braccia aperte…

Valutazione Pastorale

Diretto da due registe americane al loro debutto, Saela Davis e Anna Rose Holmer, “Creature di Dio”, nella sale a maggio 2023, è stato presentato a Cannes75 alla Quinzaine des Réalisateurs (2022). La storia. In un villaggio di pescatori dell’Irlanda del Nord, Aileen (l’intensa Emily Watson, indimenticabile in “Le onde del destino” di Lars von Trier del 1996) è caporeparto in una fabbrica di pesce. Le sue giornate trascorrono, monotone e grigie, tra la cura del suocero malato e del nipotino. Quando, dopo anni trascorsi in Australia, il figlio Brian (l’ottimo Paul Mescal, candidato all’Oscar 2023 per “Aftersun” di Charlotte Wells) torna a casa, deciso a riprendere il suo lavoro come allevatore di cozze, la donna lo accoglie a braccia aperte. La reazione della sorella, Erin, è decisamente più tiepida, del tutto ostile è invece quella del padre. Brian sembra deciso a reinserirsi nella piccola comunità e anche in casa, soprattutto nelle attenzioni di cui circonda il nonno: lavora sodo, ma nasconde anche molti lati oscuri. Finché una sera, al pub, ritrova la sua vecchia amica Sarah. La felicità di Aileen dura poco: Sarah denuncia Brian per stupro e il giovane chiede alla madre di avvallare l’alibi che ha fornito alla polizia. Combattuta e in preda a forti sensi di colpa la donna lo copre. Estraniandosi sempre più dalla comunità, Aileen comincia una lenta e dolorosa presa di coscienza; in un groviglio di dolore, delusa dal figlio, e da se stessa, matura la più orribile delle decisioni.
Cupo, livido e potente: questo è “Creature di Dio”, ovvero la storia di un madre e del suo amore incondizionato per il figlio. Aileen fa di tutto per il suo ragazzo, scendendo a compromessi con la propria coscienza, rubando e mentendo, ma Brian tira la corda fino a spezzarla, irrimediabilmente. Troppo scarno nelle parole e avaro nell’espressione dei sentimenti, il film trova la sua forza nella natura, nella luce crepuscolare e cruda e nella pioggia (la fotografia è davvero magnifica), ma soprattutto nei due protagonisti che riescono a dare ai personaggi credibilità e spessore, sopperendo anche a qualche manchevolezza nella sceneggiatura. L’idea della violenza che genera altra violenza, però, è una strada largamente percorsa e il finale, disperato e disperante, lascia senza parole. “Creature di Dio” è complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, preferibilmente per un pubblico maturo. La complessità dei temi in campo suggerisce, in presenza di minori, l’accompagnamento di adulti e educatori.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV