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Valutazione
Accettabile, Semplicistico
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Amy Jones
Durata
92'
Anno di uscita
1988
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
MAID TO ORDER
Distribuzione
C.D.I.
Soggetto e Sceneggiatura
Amy Jones, Perry Howze, Randy Howze
Musiche
Georges Delerue
Montaggio
Sidney Wolinsky

Sogg. e Scenegg.: Amy Jones, Perry Howze, Randy Howze - Fotogr.: (normale/a colori) Shelly Johnson - Mus.: Georges Delerue - Montagg.: Sidney Wolinsky - Dur.: 92' - Produz.: La Vista Organization Herb Jaffe, Mort Engelberg

Interpreti e ruoli

Ally Sheedy (Jessica Montgomery), Beverly D'Angelo (Stella), Michael Ontkean (Nick Mc Guire), Valerie Perrine (Georgette Starkey), Dick Skauvn (Stan Starkey), Tom Skerritt (Charles Montgomery), Merry Clayton (Audrey James), Begoña Playa, Rainbow Phoenix

Soggetto

Jessica Montgomery, unica erede di un magnate dell'industria rimasto vedovo, sfugge ad ogni controllo, abbandonandosi a una vita disordinata e dispendiosa. Dopo una notte in discoteca, mentre giace mezzo stordita nella propria auto, viene sorpresa dalla polizia e trovata in possesso di droga. Arrestata, trascorre una notte in carcere. La denuncia viene subito ritirata, e Jessica torna in libertà, tramite una misteriosa Stella, una "fata" in sembianze di tranquilla signora, che dichiara di prendersela sotto tutela. L'arrogante ragazza presume, al contrario, di poter tornare come nulla fosse agli agi della villa paterna. Ma, stranamente, non viene riconosciuta dal padre, né dal fedele maggiordomo, né dalle amiche presso le quali si reca. Vaga quindi tutto il giorno, fino a ridursi la notte su una panchina dei giardini pubblici, dove è sommariamente ristorata da un barbone. A questo punto ricompare la "fata", che le rivela d'aver gettato l'incantesimo sul padre e che lei dovrà quindi trovarsi un lavoro e bastare a se stessa. Scomparsa la fata, Jessica, scalza e sbrindellata nel suo abito da ballo, fruga fra le immondizie, e, trovato di che vestirsi, si presenta a un'agenzia di collocamento per domestiche. Le viene assegnato un posto di cameriera previo un periodo di prova presso una villa vistosa, appartenente a una bizzarra coppia di discografici. Qui Jessica combina guai e stravaganze a non finire, e rischia il licenziamento. Si sforza allora d'imparare il duro compito di domestica, accettando la guida della cuoca negra una cantante mancata venendo in tal modo a contatto con la vita della povera gente, sperimentando le molte fatiche e i pochi modesti divertimenti di chi lavora e s'innamora dell'autista-musico. Finché a un party organizzato dagli stravaganti padroni per il lancio pubblicitario delle loro novità discografiche l'incanto è tolto. Venuti a mancare per un malinteso i goffi cantanti alla moda, assoldati dalla coppia, la cuoca negra e l'autista-pianista salvano la situazione, ottenendo un incredibile successo. Jessica è riconosciuta dal padre e ritorna alla villa con lui, in attesa della nozze con l'autista.

Valutazione Pastorale

per quanto sorretto da una discreta linea narrativa dopo un avvìo verosimile, il film concede troppo alla favola, in una commistione di realistico ed enfatico, burlesco e caricaturale, che finisce per nuocere sia al verosimile sia alla favola. Così l'evoluzione psicologica della protagonista scombinata ed eccentrica verso la responsabilità di fronte alla vita non risulta per niente credibile. L'originale terapia contro la sindrome da perdigiorno, suggerita dalla "fata-assistente sociale" con sorridente ironia: "Trovati un lavoro, poi si vedrà" sfuma irrimediabilmente nel tono da burletta in alcuni momenti al limite del marionettismo che caratterizza l'intero impianto del film, annullandone ogni possibile effetto terapeutico.

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