TIGRE REALE

Valutazione
Inaccettabile, Negativo
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Peter Douglas
Durata
96'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
A TIGER'S TALE
Distribuzione
Cecchi Gori Classic
Soggetto e Sceneggiatura
Peter Douglas tratto dal libro "Love And Other Natural Disasters" di Allen Hannay
Musiche
Lee Holdriage
Montaggio
David Campling

Sogg.: tratto dal libro "Love And Other Natural Disasters" di Allen Hannay - Scenegg.: Peter Douglas - Fotogr.: (normale a colori) Tony Pierce-Roberts - Mus.: Lee Holdriage - Montagg.: David Campling - Dur.: 96' - Produz.: Vincent Pictures - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Ann-Margret (Rose), C. Thomas Howell (Bubber), Charles Durning (Charlie), Kelly Preston (Shirley), Ann Wedge Worth (Claudine), William Zabka (Rancy), James Noble (Sinclair), Tim Thomerson, Steven Kampman

Soggetto

in un'anonima cittadina del Texas, vive Bubber, un giovane di 19 anni, figlio di Charlie, vedovo, veterinario in pensione, amante degli animali; il ragazzo, proprietario ed amico di una splendida tigre reale, Valentino, dopo aver invano corteggiato la bella Shirley, viene conquistato dall'avvenente madre di lei, Rose. Quest'ultima, divorziata ed infelice, fa l'infermiera e non prende sul serio l'infatuazione del ragazzo, ma il giovanotto inizia a perseguitarla con le sue attenzioni. La donna sta per cedere anche perchè Shirley sembra aver trovato il compagno ideale in Randy, un amico di Bubber. Ma la ragazza non è tranquilla, non vuole che sua madre frequenti Bubber; fa scenate isteriche, minaccia di andarsene dal padre Lonny, commerciante di bestiame, che si è rifatto una vita con un'altra donna e non passa a Rose gli alimenti per la figlia. La donna sa però che la loro storia è senza futuro per la grande differenza d'età ma nonostante ciò inizia l'idillio tra incoscienza e felicità. Shirley è turbata da ciò e decide di andare dal padre: Rose rimasta sola ospita in casa Bubber ma solo temporaneanente. Shirley si trova male in casa del padre: prima di partire aveva fatto uno stupido scherzo alla madre per cui la donna ignara di tutto rimane incinta. Vorrebbe abortire anche se Bubber, felice del bambino, vuole che lei lo tenga. Alla fine decidono di tenere il bambino affrontando tutte le conseguenze: anzi Bubber desidererebbe sposare Rose, ma questa non ne vuole sentir parlare, anzi vorrebbe che il ragazzo andasse per la sua strada. Shirley torna a casa: sembra più serena, la sua storia con Randy è orinai seria e forse i due si sposeranno. Tutti sono premurosi con Rose: è Natale, grande riunione familiare da Charlie e Claudine. Rose in avanzato stato di gravidanza è con Shirley e Bubber, ci sono pure Sinclair e una sua amica. C'è grande felicità, ma ecco che la tigre di Bubber si scatena: uccide senza pietà un inerme cagnolino che incautamente si era avvicinato alla sua gabbia. A questo punto Bubber è costretto, suo malgrado, a vendere l'animale ad uno zoo-safari per 8 mila dollari che gli serviranno per l'università. Rose vuole andare a partorire in California presso un fratello e dice al giovane amante di lasciarla partire da sola ma il ragazzo è più che mai deciso a seguirla e a stare sempre con lei e il bambino. Alla fine la donna, ormai sicura dell'amore di Bubber, accetta di averlo con lei.

Valutazione Pastorale

è un film decisamente noioso con fastidiose situazioni imbarazzanti (uso disinvolto di anticoncezionali, amore senza inibizioni, squallore della condizione dei figli dei divorziati) con personaggi del tutto amorali che vivono una storia non molto originale, con rapporti interpersonali visti con molto superficialità. La volontà antiabortista dei due protagonisti, la benevolenza del padre di Bubber, l'apparente maturazione di Shirley alla fine del film, il desiderio di sposarsi di Bubber e della stessa ragazza, la voglia di disintossicarsi di Rose, l'autentico amore di Bubber ne accentuano gli aspetti leziosamente melodrammatici. Ne viene fuori solo una contorta storia di persone che vivono in circostanze dove regna sovrana la confusione e l'assoluta mancanza dei più elementari valori del vivere civile. Vengono inoltre pronunciate dai protagonisti con esasperante frequenza e gratuità battute pesanti che rendono il film intollerabilmente grossolano. Quei comportamenti moralmente discutibili sono senza dubbio pericolosi perchè tutto viene contrabbandato per apparente normalità e minimizzato da falsi elementi positivi.

Le altre valutazioni

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