Sogg. e Scenegg.: Hora Ephron - Fotogr.: (normale/a colori) Barry Sonnefeld - Mus.: Marc Shaiman - Montagg.: Robert Leighton - Dur.: 94' - Produz.: Rob Reiner, Andrew Scheinman
Interpreti e ruoli
Billy Crystal (Harry Burns), Meg Ryan (Sally Albright), Carrie Fisher (Marie), Bruno Kirby (Jess), Steven Ford (Joe), Lisa Jane Persky (Alice), Michelle Nicastro (Amanda)
Soggetto
nel 1977, presentati da un'amica comune, Harry Burns parte in automobile con Sally Albright da Chicago con destinazione New York. Lei è innamorata di un Joe, lui fila con un'amica di lei, ma una indubbia simpatia li attrae subito. Sally però non intende assolutamente far torto all'amica, tanto più con un tipo come Harry, la cui tesi, ripetuta e ribadita su mille toni, è che tra uomo e donna non può mai esservi amicizia, poiché sempre e comunque interviene il sesso. Da prima persisi di vista, incontratisi poi dopo cinque anni (senza più Joe lei, sempre spregiudicato lui), si determina fra i due un rapporto del tutto amichevole. Ora anche Harry è libero (con la moglie è finita, anche se lui ci pensa sempre e non poco); passano altri cinque anni, Sally vede spesso l'amico, continuano confidenze, urti e riappacificazioni, i due spesso si aiutano e insieme riescono a far sposare due comuni amici, Jess e Marie. Stanno bene così e le loro vite personali non escludono neppure fugaci relazioni con terze persone. Finché nel giorno di Capodanno, dopo ben undici anni di conoscenza reciproca, Harry e Sally scoprono che in fondo si sono sempre amati.
Valutazione Pastorale
non è detto che una conclusione scontata significhi di necessità situazioni e battute ovvie: qui è il contrario. Ciò che trionfa è un dialogo scoppiettante e ricco di umori, che asseconda il disegno dei personaggi, i quali psicologicamente e quanto a spessore non potrebbero essere più indovinati. L'inventiva non cede mai sul piano di una intelligenza fertile, ricca di echi anche gustosi sotto il profilo comico. Va da sé che, dietro la girandola delle battute e dei battibecchi fra i due amici, il filo della tematica non si perde mai, anzi resta visibilissimo, a dire molto sulla condizione e solitudine del single, sul suo bisogno di parlare a cuore aperto a un lui o una lei in totale amicizia, sulla non assoluta esigenza del sesso (al contrario di ciò che Harry proclamava con interessata baldanza), come pure sulla ansiosa ricerca dell'anima gemella ad ogni buon fine, ossia per una completa realizzazione sul piano umano. I due personaggi del film ci mettono undici anni per conoscersi, parlare di mille cose e capirsi. Nel loro destino la fioritura dell'Amore è a lunga scadenza. Ne guadagneranno in consapevolezza e maturità, liberandosi strada facendo di affetti che li avevano tormentati, di molte frange superficiali e inutili, per scoprire che in fondo si amano da sempre. Su di un soggetto di Hora Ephrom e con l'attenta regia di Rob Reiner, ne è venuto fuori un film dal ritmo felice, affidato a un duo di prim'ordine (lui è Billy Crystal, lei è Meg Ryan), dove i dettagli, le situazioni e le sfumature del comico e del sentimentale, della vivacità e dell'ironia, si fondono in un riuscito equilibrio. Qualche non grave concessione ad una certa libertà in talune immagini appare tollerabile nel quadro di una commedia brillante, che si avvale di dialoghi briosi, a volte sagaci.