DARKMAN

Valutazione
Discutibile, Crudezze
Tematica
Genere
Fantastico
Regia
Sam Raimi
Durata
89'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
DARKMAN
Distribuzione
U.I.P.
Soggetto e Sceneggiatura
Chuck Pfarrer, Sam Raimi, Ivan Raimi, Daniel Goldin, Joshua Goldin
Musiche
Danny Elfman
Montaggio
David Stiven

Sogg. Sam Raimi - Scenegg.: Chuck Pfarrer, Sam Raimi, Ivan Raimi, Daniel Goldin, Joshua Goldin - Fotogr.: (normale/a colori) Bill Pope - Mus.: Danny Elfman - Montagg.: David Stiven - Dur.: 89' - Produz.: Robert Tapert - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Liam Neeson (Peyton Westlake/Darkman), Frances Mc Dormand (Julie Hastings), Cotin Friels (LAxiis Strack Jr.), Larry Drake (Robert G. Durant), Nelson Mashita (Yakitito), Jesse Lawrence Ferguson (Eddie Black), Rafael H. Robledo (Rudy Guzman), Danny Hicks, Theodore Raimi., Dan Bell, Nicholas Worth

Soggetto

a Los Angeles il giovane scienziato Peyton Westlake sta conducendo a termine con successo una ricerca sulla pelle artificiale. Un giomo la fidanzata, Julie Hastings, affermata avvocatessa, dimentica nel laboratorio di Peyton un documento estremamente compromettente per uno dei suoi più spregiudicati clienti. Per impadronirsi di quel documento, un'organizzazione di criminali irrompe nel laboratorio di Peyton, lo tortura con inaudita ferocia e ne manda a fuoco le sofisticate attrezzature: l'intero stabile è ridotto un cumulo di macerie carbonizzate, ma, incredibilmente, Peyton, orribilmente ustionato e sfigurato, sopravvive. All'ospedale gli assegnano un nome provvisorio, e per risparmiargli inutili sofferenze, date le quasi inesistenti possibilità di sopravvivenza, gli recidono dal cervello il nervo che presiede alla sensibilità. Ma gli effetti collaterali sono terrificanti. Una collera smisurata, associata a una carica sovrumana di violenza consente a Peyton di liberarsi dall'infernale macchina che lo immobilizza e di fuggire dall'ospedale. Reso irriconoscibile, ritorna nel laboratorio distrutto, e, altrettanto incredibilmente, riesce a riattivarne le attrezzature e a riprendere i suoi programmi di produzione di pelle artificiale. Può così ricostruirsi la faccia di prima e incontrare nuovamente Julie, ma solo fuggevolmente, perché dopo soli cento minuti la pelle artificiale si discioglie come cera e il precario Peyton ridiventa l'efferato Darkman. Costruendosi successivamente tutte le maschere degli avversari, il dottor Peyton, ormai definitivamente trasformato in un sempre più violento e vendicativo Darkman può scatenare la propria sovrumana volontà di distruzione ed eliminare i responsabili di ogni sua disgrazia.

Valutazione Pastorale

da non prendersi assolutamente sul serio, a causa delle vistose e grossolane gratuità narrative il film di Raimi è sorretto da spericolati virtuosismi tecnici all'interno di scenografie allucinanti. Il suo Darkman può collezionare l'intero repertorio fumettistico del genere, dai più feroci Dracula del fumetto ai più acrobatici Superman, ora appeso con una corda a un elicottero, in voli vorticosi fra i grattacieli, ora esibendosi in rischiose evoluzioni da trapezista fra tetti, cornicioni traballanti e ponteggi in allestimento, sempre disperatamente invulnerabile fin dal pur sovrumano e improbabile amore di una moglie che non può fare nulla per lui.

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