Sogg.: basato sui personaggi creati da Mark Steven Johnson - Scenegg.: Mark Steven Johnson - Fotogr.: (normale /a colori) Tak Fujimoto - Mus.: Alan Silvestri - Montagg.: Billy Weber, Seth Flaum, Maryann Brandon - Dur.: 101' - Produz.: John Davis, Richard C. Berman
Interpreti e ruoli
Jack Lemmon (John Gustafson), Walter Matthau (Max Gold-man), Ann-Margret (Ariel Gustafson), Sophia Loren (Maria Ragetti), Kevin Pollak (Jacob Goldman), Daryl Hannah (Melanie Gustafson), Burgess Mere-dith, Ann Guilbert, Katie Sagona, James Andelin, Cheryl Hawker, Wayne A. Evenson, John Patrick Martin, Max Wright
Soggetto
Nella pacifica cittadina di Wabasha, nel Minnesota, due anziani vicini di casa, John Gustafson e Max Goldman, approffittano della stagione del disgelo per dedicarsi al loro hobby preferito, la pesca. Amici e rivali da decenni, hanno fatto del lago non distante da casa il loro campo di battaglia, dove, più che alla pesca, si applicano con singolare accanimento a risse, dispetti, scambio di epiteti sboccati. Dopo il matrimonio, in seconde nozze, con la più giovane e ancora graziosa Ariel, John diserta spesso la barca e il lago, privando il rissoso Max dell'unico individuo con cui contendere. Immu-sonito e controvoglia, questi cerca di occuparsi delle nozze imminenti di suo figlio Jacob con Melanie, la figlia di John. A rompere l'involontario armisti-zio fra i due, càpita a Wabasha una donna intraprendente e dinamica, l'ancor piacente Maria Ragetti, d'origine napoletana, che ha rilevato un negozio di articoli da pesca e intende trasformarlo in un ristorante all'italiana. Quel negozio è il principale punto di riferimento dei pescatori della cittadina, che scatenano, capeggiati da John e Max, una vera azione di sabotaggio nei confronti di Maria. Caparbia e risoluta, costei non si arrende, anzi riesce a far innamorare di lei Max, al momento impegnato solo a ridurre al minimo le spese per il matrimonio del figlio. Tra risse, dispetti di pessimo gusto, scam-bio di battute volgari, accuratamente elaborate, e di doppi sensi Max e Maria convolano così a giuste nozze.
Valutazione Pastorale
Scopiazzatura caricata del precedente lavoro "Due irresistibili brontoloni" di Donald Petrie (sia nel linguaggio volgare dei due protagonisti, sia nelle situazioni pruriginose e disinvolte che rappresenta) questo film di Howard Deutch si evidenzia troppo spesso per il linguaggio decisamente sboccato (ed il peggiore è proprio quello del più anziano, l'arzil-lo John Gustafson), in gran parte bilanciato dal tono scanzonato e malinconi-co insieme con cui la coppia Lemmon-Matthau dipinge questo paesaggio umano. La crisi dei sentimenti, il peso della solitudine e dell'età che avanza, i rancori covati per anni, l'improvviso raffiorare della passione, i ricordi d'in-fanzia, vengono proposti con mano sicura dal regista, a tratti un po' scolasti-co ma con momenti, soprattutto nella parte centrale e finale, di buon cinema. Il linguaggio decisamente volgare e le situazioni, con la consueta facilità al rapporto sessuale, rendono pastoralmente discutibile il film. Solida sceneg-giatura con visioni del grande Nord molto suggestive e con siparietti che, se non fosse per le volgarità sopraddette, sarebbero esemplari per agilità.