Sogg.: tratto da un racconto di Stephen King - Scenegg.: Lawrence Konner, Mark Rosenthal - Fotogr.: (scope/a colori) Bryan England - Mus.: Terry Plumeri - Montagg.: Charles Bornstein - Dur.: 97' - Produz.: Michael S. Murphey
Interpreti e ruoli
Tim Matheson (Jim Norman), Brooke Adams . Robert Rusler (Sally Norman), Chris Demetral (Lawson), Robert Hy Gorman (Wayne Norman), William Sanderson (Scott Norman), Nicholas Sadler (Mueller), Bentley Mitchum (Vinnie), Matt Nolan, Tasia Valenza, Chadd Nyerges, T. Max Graham
Soggetto
il decenne Wayne Norman, mentre attraversa un piccolo tunnel con il fratellino Jim, viene ucciso sui binari per pura malvagità da quattro teppisti. Jim, sollecitato dal fratello a fuggire, si salva mentre tre del gruppo sono travolti da un treno. Nel frattempo sopraggiunto, dopo una trentina d'anni, Jim che a Wayne era attaccatissimo ancora negli incubi notturni come nella vita di tutti i giorni rivive spesso quel terribile episodio, a seguito del quale i genitori fuggirono con lui altrove. Oggi Jim con la moglie Sally ed il piccolo Scott è tornato sul posto, perché destinato ad insegnare nella scuola locale. Jim Norman comincia il suo lavoro e ha modo di constatare che i morti ritornano davvero: infatti, uno dopo l'altro, i tre balordi si presentano in classe come allievi provenienti da altre località, sempre cattivi, arroganti e minacciosi. Una studentessa ed un ragazzo vengono trovati uccisi nei dintorni (si saprà a suo tempo che, per stare tranquilli, a quegli zombi occorrono vittime umane); un terzo compagno (dapprima assai sbruffone con il nuovo insegnante) impauritosi diventa poi suo alleato. Jim è smarrito e disperato: i colleghi lo considerano un visionario, la polizia lo prende per un mitomane e la moglie Sally ne ha pietà, perché lo vede scosso da incubi e ricordi atroci. A Jim, cresciuto con il complesso di colpa (ha sempre pensato che forse a suo tempo non fece tutto il possibile per soccorrere il fratello maggiore), non resta che una soluzione: affrontare i malvagi, che una sera gli entrano in casa, terrorizzando e sequestrandogli moglie e figlio. Jim cerca l'aiuto di Mueller, uno degli aggressori di tanti anni prima ancora vivo. Accompagnato da costui, Norman va alla resa dei conti nel tunnel. Jim è armato ma, sebbene da molto tempo la linea ferroviaria sia disattivata, ecco in arrivo un fantomatico convoglio che ha uno scontro con l'auto dei malvagi ferma sui binari. Costoro ritornano agli Inferi, mentre Jim Norman ritrova nella famiglia e nel proprio lavoro la calma e la serenità di cui ha bisogno.
Valutazione Pastorale
fantastico sembra il solo appellativo azzeccato, poiché il film non è né un thrilling, né un horror con tutti gli attributi. È un minaccioso pastrocchio, tratto da uno dei racconti di Stephen King (e chissà che il testo non sia migliore della trasposizione). Una storia con radici insane e tirata avanti a scossoni, con ricorrenti flash-back nel mondo infantile e nei sogni d'angoscia di Norman. Per uscire vincente dalla lotta contro il Male rappresentato da tre balordi perversi e ghignanti, non resta al poveraccio che lottare contro incubi ed allucinazioni, peraltro concrete in danno suo e della famigliola. Queste storie di morti che tornano e scorrazzano fra noi hanno sempre un fondo di oscura follia e lasciano a disagio. Il film si adegua con agguati e accanimenti vari e a parte una conduzione elementare e sebbene di efferatezze e truculenze gli schermi ne offrano di peggiori non merita che di essere respinto.