Sogg. e Scenegg.: Cameron Crowe - Fotogr.: (normale/a colori) Ueli Steiger - Mus.: Paul Westerberg - Montagg.: Richard Chew - Dur.: 100' - Produz.: Cameron Crowe, Richard Hashimoto
Interpreti e ruoli
Bridget Fonda (Janet Livermore), Campbell Scott (Steve Dunne), Kyra Sedgwick (Linda Powell), Sheila Kelley (Debbie Hunt), Jim True (David Bailey), Bill Pullman (Dottor Jamison), Matt Dillon (Cliff Poncier), James Le Gros, Devon Raymond, Ally Walker
Soggetto
come in tutte le città del mondo, anche a Seattle gli incontri (e gli amori) dei giovani sono facili e frequenti e altrettanto facilmente si creano e separano le coppie. A parte il sesso, ragazzi e ragazze credono, o magari sperano, di dar vita anche all'amore, fra illusioni e delusioni incessanti. Linda Powell, impegnata con l'ecologia, dopo varie esperienze sentimentali ha incontrato Steve Dunne, tipo assai serio, che ha affidato le sue aspettative professionali ad un progetto di treno metropolitano. La ventitreenne cameriera Janet Livermore si è invece innamorata di Cliff Poncier (membro di un piccolo gruppo rock di non largo successo), mentre prima era stata la ragazza di Steve, del quale è però restata sincera amica. Altri come un impiegato d'albergo e la rossa Debbie Hunt si rimettono al caso (o lei a videotape di forte effetto), per trovare la compagnia che gli occorre. La piccola Janet, pur di conquistare del tutto il chitarrista, progetta perfino di farsi rimodellare il seno non troppo florido, ma, consigliata dal medico, decide che Cliff deve accettarla ed amarla così com'è, anche se la carriera canora sembra per lui al primo posto. Intanto Linda che è rimasta incinta non intende abortire, ma per un incidente d'auto perde il nascituro. Ora la donna ha bisogno di stare un po' sola e va a passare in Alaska un mese con la spedizione di un piccolo gruppo di ecologisti. In seguito le speranze di successo di Steve svaniscono (il sindaco ha detto no al suo progetto ferroviario) e Janet ha pensato bene di riprendere gli studi, poiché le pare di non amare più Cliff troppo preso dalla musica. Quando Linda rientra a Seattle dal suo viaggio, rasserenata e sempre innamorata, ritrova Steve, che l'ama e le dà quella sicurezza che da sempre le manca.
Valutazione Pastorale
il film (scritto e diretto da Cameron Crowe) presenta la sostanziale solitudine dei giovani, la insicurezza e fragilità di una generazione, la paura di illudersi, il loro "non darsi" ai sentimenti. Anche se evidentemente le piccole storie vanno riferite ai giovani di stampo e comportamenti tipicamente di Oltre oceano, non è azzardato affermare che, salvo rare eccezioni, quei ragazzi e ragazze se ne incontrano di simili ovunque. Non si sa se soggetto e regia abbiano voluto avanzare una delle consuete denuncie: il risultato è comunque quello di una radiografia, che rattrista per la sua innegabile amarezza. Pensare dunque a giochetti amorosi sarebbe falso, perché la condizione esistenziale dei personaggi è allarmante e sconsolata: non emergono valori solidi tranne quello dell'amicizia trionfano la labilità, quasi il timore di ogni slancio e la sfiducia. Per "tirare a campare" aiutano il sesso facile e le discoteche, dove il ritmo ossessivo accomuna tutti nello stordimento protettivo del "grande branco". I "singles" sono piatti, il loro stile di vita non ha altra freschezza che quella epidermica. Essi sono amari, disincantati in partenza e privi di autocoscienza. Il film è una rappresentazione monocorde, dove di trascendente non vi è nulla, anche se i personaggi (fra cui si distinguono la Janet di Bridget Fonda e lo Steve di Campbell Scott) appaiono seguiti con cura. Si potrà concludere che la coppia Steve-Linda, dopo incertezze e dolore, sembra avere un rapporto in positivo. In percentuale è pochissimo: gli altri vivono nel puro piacere fisico, nell'egoismo, nella paura e nella vacuità.