Sogg. e scenegg.: Michael Tolkin, Bruce Joel Robin, John Wells - Fotogr.: (Scope/ a colori) Dietrich Lohmann - Mus.: James Horner - Montagg.: David Rosenbloom - Dur.: 122'- Produz.: Richard D. Zanuck, David Brown
Interpreti e ruoli
Robert Duvall (Spurgeon Tanner), Maximilian Schell (Jason Lerner), Vanessa Redgrave (Robin Lerner), Morgan Freeman (Tom Beck), Tea Leoni (Jenny Lerner), Elijah Wood (Leo Beiderman), Leelee Sobieski Mary Mc Cormack (Sarah Hotchner), Blair Underwood, Ron Eldard, Alexander Baluev, Jon Favreau, Dougray Scott, James Cromwell
Soggetto
Trovandosi di fronte un ex ministro che reagisce nervosamente alle sue domande, la giornalista Jenny Lerner crede di essere sulle tracce di un grosso scandalo 'rosa'. Mentre insiste nell'indagine, viene fermata e condotta ad un incontro segreto con Tom Beck, presidente degli Stati Uniti, che le preannuncia quello che dirà due giorni dopo in una conferenza stampa: una cometa è in rotta di collisione con la Terra, il rischio è quello di una catastrofe, l'alternativa quella di una difficile missione spaziale che verrà intrapresa per deviare il percorso della cometa. Spurgeon Keeney, astronauta in pensione, riceve il comando della navicella Messia col compito, con i suoi collaboratori, di raggiungere la cometa, atterrare sulla sua superficie e piazzare delle cariche di esplosivo nucleare nella speranza di distruggerla o modificarne l'orbita. Intanto viene avviato un piano per la realizzazione di rifugi sotterranei in cui pochi fortunati sopravviveranno anche dopo l'impatto letale. Il panico si impossessa di molti. Leo, il ragazzino che involontariamente aveva scoperto la cometa, e la coetanea Sarah devono scegliere tra la famiglia e il sentimento reciproco che provano. Lenny ha i genitori divorziati, e il padre si vuole risposare, la madre, sola, si uccide. La missione ottiene un risultato solo parziale. Tutto l'equipaggio muore. Gli effetti della cometa si abbattono sulla Terra, tutto è distrutto. Quando la tempesta si placa, il Presidente si rivolge ai sopravvissuti: "E adesso è ora di ricominciare".
Valutazione Pastorale
il film si muove a metà tra l'avventura, alcune notazioni realistiche e un pretesto narrativo che sconfina nel fantastico. Più che far suonare un campanello d'allarme sulle possibilità che un episodio simile si verifichi davvero, il film recupera un copione caro al cinema americano più tradizionale: l'incombere di un grande pericolo, l'appello alla Nazione, il sacrificio di alcuni, l'invito a ricominciare per i sopravvissuti. Di nuovo ci sono gli effetti speciali, utilizzati per creare una spettacolarità vigorosa e coinvolgente, di vecchio c'è tutto il resto: la crisi della famiglia e il suo finale superamento, il sentimento che lega gli adolescenti, il senso del sacrificio per una causa nobile, un clima di pacificazione, un appello alla speranza, al ricorso alle migliori qualità dell'uomo. Tutto detto secondo i toni della tipica ingenuità americana, così scoperta e caricata da evidenziare da sola i propri limiti di facile commozione e di qualche banalità. E tuttavia, nell'insieme, il film ha ritmo e convinzione, e, dal punto di vista pastorale, si presenta come uno spettacolo scorrevole e positivo, da accettare nella sua lineare semplicità.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria. Anche in altri contesti, lo si può proporre come esempio di quel cinema che racconta le paure di fine millennio ed è attraversato da vaghe ondate di spiritualismo all'americana, con l'uomo elemento di mezzo tra la Terra e il Cielo.