Sogg. e Scenegg.: Jorge Goldenberg, Roberto Scheuer, Carlos Sorin - Fotogr.: (normale/a colori) Esteban Courtalon - Mus.: Steve Levine - Montagg.: Bryan Oates - Dur.: 88' - Produz.: Los Films del Camino; Oscar Kramer

Interpreti e ruoli

Daniel Day-Lewis (Fergus O'Connell), Mirjana Jokovic (Estela), Gabriela Acher (Celeste), Julio De Grazia (Ulises), Ignacio Quiros, Miguel Ligero, Ana Maria Giunta, Boy Olmi, Eduardo D'Angelo, Alberto Benegas, Jose Maria Rivara

Soggetto

Fergus O'Connell, d'origine irlandese, è un dentista di New York all'inizio di una promettente carriera, quando, preso da una specie di utopìa, ispiratagli dalla Fondazione Dubois per lo sviluppo della coscienza dentale decide di lasciare moglie e carriera per avventurarsi in Patagonia a curarvi gratuitamente la povera gente. Si ritiene un missionario in crociata promozionale, e gira su una moto antiquata per ogni sperduto villaggio, offrendo con entusiasmo e simpatia spazzolini da denti e cure gratuite a quanti incontra. Ma la gente, alle prese con i problemi immediati della sopravvivenza, si rivela indifferente ad ogni novità: solo un terzetto di fuori-legge e una famigliola di pastori prende sul serio le sue cure. Nel suo errare per i luoghi deserti e polverosi della più desolata Patagonia, capita a Fergus d'imbattersi in Estela, la giovane inserviente di un rudi-mentale motel, promessa sposa a un individuo scostante che le ispira so-lo ripulsa. Invogliata a una corsa liberatoria in moto col dentista, che ne ha appena riparato un guasto, Estela finisce col trasformare quello occasionale sollievo nella decisione di condividere con Fergus l'avventura umanitaria. La ragazza non tarda a rendersi conto di quanto strani siano i generosi propositi del "missionario", tuttavia lo segue, decidendosi ad abbandonarlo solo quando lo vede caduto nelle trame di una seducente donna, moglie di un dentista del luogo, il quale vede nello strampalato missionario e nella gratuità delle sue prestazioni un ipotetico concorrente e un danno per la propria professione. Raggiunta presso un motel (mentre è presa dai preparativi di un imminente Natale) da Fergus, che è riuscito a liberarsi dalla sua spregiudicata seduttrice, Estela lo salva col suo amore e la sua voglia di vivere dall'abbandono in cui è lasciato dalla moglie e dalla Fondazione ispiratrice della sua assurda "missione", e lo riscatta dal fallimento decretatogli da un mondo che si è rivelato sordo alla sua disinteressata e generosa utopia.

Valutazione Pastorale

film insolito, e non privo di spunti originali, questo "Dentista in Patagonia" dell'argentino Carlos Sorin vorrebbe essere l'allegoria del ricorrente rifiuto che ogni tipo di società, comunque appiattita nei propri interessi e chiusa in visuali a corto raggio, continua ad opporre ai generosi tentativi di chi si propone di farla uscire dai propri limiti e lanciarla verso orizzonti più aperti e liberi. Ciascuno potrebbe riconoscersi in qualche misura nell'estroso dentista "missionario" alle prese con l'indifferenza di un mondo che non sa andar oltre le miserie del quotidiano e appare negato ad ogni novità. Solo i fuori-legge e i semplici sembrano aprirsi alla gratuità e all'insolito, rappresentati da quel simpatico vagabondo, pur votato al fallimento. E solo l'amore di una ribelle alle strettoie costringenti delle convenzioni sociali sembra potergli ridare speranza.