Sogg. e Scenegg.: Jim Strain - Fotogr.: (normale/a colori) John Mc Pherson - Mus.: Richard Gibbs - Montagg.: Maryann Brandon - Dur.: 87' - Produz.: Thomas Baer
Interpreti e ruoli
Cindy Williams (Natalie Devlin), David Rasche (Hal Devlin), Robert J. Steinmiller Jr. (Chuckie Devlin), David French (Chickie Devlin), Kurt Fuller (Lennie), Joe Guzaldo (Eli), Glenn Shadix (Duke), Janet Wright, Wayne Robson, Suzie Plakson.
Soggetto
Bingo è un cane bastardo randagio e affamato, che i gestori di un circo catturano per caso. Una sera, per lo spettacolo in cui doveva esibirsi un cane di razza pregiata, che si è infortunato durante l'addestramento, Bingo viene impegnato senza previo allenamento nel salto attraverso un cerchio di fuoco. Inutilmente aizzato e vezzeggiato dai due gestori, il cane esita, si ritrae, ha paura e fugge in direzione del fiume non lontano. Qui l'indomani si dà convegno un gruppo di monelli in bicicletta, in vena d'acrobazie. Imbroccato un ponticello di legno che attraversa il fiume interrompendosi verso la fine, i monelli saltano temerariamente sulla riva opposta, prendendosi beffe di Chuckie Devlin, il più piccolo della banda, che arrestandosi davanti all'ostacolo, è rimasto sul ponte e non osa slanciarsi. Ma appena i compagni si sono allontanati, non più intimorito dalle loro beffe, Chuckie tenta il salto e cade nel fiume, rimanendovi tramortito e rischiando d'annegare, proprio mentre sopraggiunge Bingo. Tra guaiti lamentosi e latrati perentori verso il ragazzo perché si scuota, Bin-go afferra con i denti Chuckie per un piede e riesce a trascinarlo a riva. Chuckie è salvo e i due diventano amici inseparabili, ma in clandestinità, perché sia Hal sia Natalie, i genitori del ragazzo affetti da "fanatismo sportivo" non sopportano i cani. Hanno inizio così le avventure di Bingo per non esser separato dall'amico, o per raggiungerlo nuovamente, quando la mala sorte lo ha allontanato da lui. L'attaccamento del cane a Chuckie è totale e irreversibile. Bingo riesce a vincere ogni ostacolo e ogni rischio per restargli vicino, fino a indursi a superare la prova a cui è rimasto più restio, quella del fuoco, saltando disperatamente attraverso le fiamme di un incendio per salvare l'amico in pericolo.
Valutazione Pastorale
il regista di "Bingo", il newyorchese Matthew Robbins, è riuscito a trasformare in questo film la vicenda non certo nuova dell'amicizia fra un ragazzo ed un cane più volte raccontata dal cinema in una ridente e spesso divertente satira di molti aspetti del costume e della società americana. Il merito non è unicamente dell'inventiva del regista e del suo estroso sceneggiatore, ma in parte notevole di Boone Narr, l'eccezionale addestratore di animali, che riuscito a rendere credibile Bingo nelle sue incredibili gesta canine così umanitarie. Bingo si diverte con Chuckie sullo skateboard, si scatena ai videogames, zampetta sui numeri del telefono pubblico, e abbaia i linea-punto dell'alfabeto Morse per i suoi appelli alla polizia e ai vigili del fuoco quando l'amico è in pericolo. Ma viene anche scambiato per criminale, arrestato, chiuso in carcere: testimonia a un processo: scopre gli spregiudicati intrugli di un ristorante d'infima categoria. Tutte occasioni per sottolineature parodistiche di manie e comportamenti tipicamente americani. Diverte e si diverte, offrendo uno svago gradevole e sostanzialmente pulito.