Sogg.: Sir Arthur Conan Doyle, Stephen King - Scenegg.: George A. Romero, Michael Mc Dowell - Fotogr.: (panoramica/a colori) Robert Draper - Mus.: Donald A. Rubinstein, Jim Manzie, Pat Regan, Chaz Jankel, John Harrison - Montagg.: Harry B. Miller - Dur.: 88' - Produz.: Richard P. Rubinstein, Mitchell Galin - Vietato ai minori degli anni quattordici
Interpreti e ruoli
Deborah Harry (Betty), Christian Slater (Andy), David Johansen (Halston), William Hickey (Drogan), James Remar (Preston), Steve Buscemi (Bellingham), Mattew Lawrence (Timmy), Robert Sedewick, Julianne Moore, Robert Klein
Soggetto
Betty, una casalinga dall'aria inappuntabile sta per ammannire agli amici una cena il cui piatto principale è costituito da Timmy, un bambino che ella ha attirato con un inganno in casa, incatenandolo in un vano della cucina. Per dilazionare il fatale momento in cui sarà messo in forno, Timmy le narra tre racconti, uno più orripilante dell'altro. Nel primo, uno studente fa rivivere una mummia egizia con la quale elimina i pochi amici di cui dispone; nel secondo un gatto nero di qualità paranormali stermina una famiglia ed il killer da questa ingaggiato per eliminarlo, nel terzo un diavolo in pietra prende vita in un malfamato quartiere di New York, uccide ferocemente un amico di un pittore in angustie, cui risparmia la vita a patto che non riveli mai di averlo visto ed udito parlare. Spunta poi dalle brume notturne una bella mulatta che porta al pittore fortuna e due figli. Dopo dieci anni di felice matrimonio, l'artista, grato, le rivela il segreto, ma ahimé, ella non è altri che il demone che, infranta la promessa, non può che riassumere le orrende forme primigenie e sbranare, sia pure a malincuore, il troppo loquace artista, che prima di defungere ha il piacere di vedere i due pargoli assumere anch'essi forme lucertolesche. Frattanto Timmy, con uno stratagemma si libera della diabolica cuoca mettendola nel forno in sua vece.
Valutazione Pastorale
questi film dell'orrore siano essi confezionati con sufficiente mestiere, come in questo caso, o arraffazzonati alla meno peggio, sono pellicole che affondano il mestolo nella melma più torbida e malsana che la fantasia umana riesca ad immaginare. Purtroppo la presa che essi hanno sul pubblico adolescente, e non solo quello, dovrebbero metter in guardia sulla nefasta opera psicologica che producono in masse sempre più ampie di spettatori. La continua esibizione di immagini e sequenze macabre, unitamente a troVate disgustose, con l'intento di provocare ripugnanza, motiva la valutazione.