L’ISOLA IN VIA DEGLI UCCELLI

Valutazione
Raccomandabile, realistico**
Tematica
Adolescenza, Guerra, Razzismo
Genere
Drammatico
Regia
Soren Kragh-Jacobsen
Durata
107'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
THE ISLAND ON BIRD STREET
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
John Goldsmith, Tony Grisoni Ispirato al romanzo autobiografico di Uri Orlev
Musiche
Zbigniew Preisner
Montaggio
David Martin

Sogg.: Ispirato al romanzo autobiografico di Uri Orlev - Scenegg.: John Goldsmith, Tony Grisoni - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Ian Wilson - Mus.: Zbigniew Preisner - Montagg.: David Martin - Dur.: 107' - Produz.: Tivi Magnusson, Rudi Cohen

Interpreti e ruoli

Patrick Bergin (Stefan), Jack Warden (Boruch), Jordan Kiziuk (Alex), James Bolam (dottor Studjinsky), Simon Gregor (Henryk), Sian Nicola Liquorish (Stasya), Stefan Sauk (Goehler), Lee Ross (Freddy), Michael Byrne, Heather Tobias, Suzanna Hamilton, Leon Silver.

Soggetto

A Varsavia, durante la seconda guerra mondiale, la vita per gli abitanti del ghetto è dura e difficile. I rastrellamenti operati dai tedeschi hanno condotto alla deportazione di quasi tutti i lavoratori e delle loro famiglie. Alex, undici anni, si tiene stretto con forza al padre Stefan e al prozio Boruch, che gli sono ancora vicini. La sera, prima di dormire, Alex si dedica alla lettura dei libri d'avventura, soprattutto Robinson Crusoe. Istruito dal padre, Alex sa dove rifugiarsi quando arrivano le retate improvvise. All'ordine di evacuare completamente il ghetto, Stefan e Boruch vengono portati via, Alex corre veloce verso il suo nascondiglio. Ne esce dopo un giorno, va a casa, la trova distrutta, torna indietro, è solo e comincia una difficile ricerca di cibo e acqua. Impara a poco a poco a vivere nel ghetto ormai quasi deserto e, quando arrivano i controlli, utilizza la lezione imparata da Robinson: all'ultimo
piano di un edificio in via degli Uccelli, Alex costruisce con gli oggetti presi da altre case un mondo sicuro, un'isola tutta sua, accessibile solo mediante una scala di corda. Qui Alex si predispone ad aspettare il ritorno del padre, convinto che prima o poi lo rivedrà. Passano tre mesi, Alex incontra partigiani, fa amicizia con una bambina non ebrea, poi arriva l'inverno e l'ordine della demolizione del ghetto. Ciò permette a Stefan di fare ritorno in via degli Uccelli e riunirsi ad Alex, molto debole ma vivo. La ritrovata unione consente a padre e figlio di andare avanti. Oggi Alex è diventato uno scrittore.

Valutazione Pastorale

il film è tratto dal romanzo omonimo in parte autobiografico scritto da Uri Orlev sulla base della propria esperienza personale
di ragazzo cresciuto nel ghetto di Varsavia durante la seconda guerra mondiale. Diretto da un regista danese e coprodotto tra Danimarca, Inghilterra e Germania, si presenta come un prodotto "europeo" di nobili intenzioni e di discreta fattura, in grado di rivolgersi ad un pubblico di ragazzi e di far capire loro le terribili esperienze che hanno passato molti loro coetanei in periodi
storici precedenti. Un adolescente solo di fronte alla follia nazista riesce a
salvarsi, trovando in sé la forza per sopravvivere grazie alla fantasia, all'affetto per il padre, alla voglia forte e incrollabile di riabbracciarlo. Dal punto
di vista pastorale, un film realistico per l'ambientazione e raccomandabile nel suo complesso per il convincente richiamo alle capacità interiori di recupero dell'individuo, anche se adolescente, contro tutte le barbarie, e con la speranza che queste tragedie non debbano ripetersi.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e come proposta per ragazzi, nell'ottica di una testimonianza diretta su fatti che per i più giovani sono ormai lontani e magari difficili anche solo da immaginare.

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