L’URLO DELL’ODIO

Valutazione
Raccomandabile, realistico**
Tematica
Psicologia, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Lee Tamahori
Durata
117'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE EDGE
Distribuzione
Fox
Soggetto e Sceneggiatura
David Mamet
Musiche
Jerry Goldsmith
Montaggio
Neil Travis

Sogg. e Scenegg.: David Mamet - Fotogr.: (Scope/a colori) Donald M. Mc Alpine - Mus.: Jerry Goldsmith - Montagg.: Neil Travis - Dur.: 117' - Produz.: Art Linson

Interpreti e ruoli

Anthony Hopkins (Charles), Alen Baldwin (Robert), Elle Mac Pherson . (Mickey), Harold Perrineau (Stephen), L.Q.Jones (Styles), Kathleen Wilhoite (Ginny), David Lindstedt (James), Mark Kiely, Eli Gabay, , Brian Arnold, Kelsa Kinsly, Bob Boyd, Gordon Tootoosis

Soggetto

In una selvaggia e inospitale zona dell'Alaska arriva un gruppo di persone piuttosto eterogeneo. Alloggiati in una grande baita ci sono, tra gli altri, Charles, un miliardario di età matura con ambizioni intellettuali, sposato con la giovane, bellissima, Mickey, e Robert, celebre fotografo di moda. Charles fa sfoggio di citazioni letterarie, conosce usi e tradizioni del luogo, sembra divertirsi a mettere in difficoltà Robert, che, per reazione, si dice disposto ad andare in una zona ancora più impervia per scattare foto, e sfida Charles a seguirlo. Mentre aleggia il sospetto di una relazione tra Robert e
Mickey, Charles accetta, il piccolo aereo parte, ma dopo poco tempo un incidente provoca la morte del pilota e l'atterraggio dei due in un punto sconosciuto e abbandonato. Rimasti soli, Charles e Robert devono cercare di sopravvivere e di farsi notare dai soccorsi ma insieme devono fronteggiarsi in un confronto che diventa una vera e propria resa dei conti. Passati rischi e pericoli, Robert muore nell'ultimo agguato con un orso feroce. Charles torna alla base, guarda la moglie, ha la conferma che la relazione c'è stata ma dice che il suo amico è morto per salvarlo.

Valutazione Pastorale

si tratta di un film drammatico-avventuroso realizzato con grande cura e girato in affascinanti scenari naturali. Sullo sfondo
delle montagne e dei boschi va in scena l'incontro-scontro tra i due protagonisti, che si ritrovano soli e verificano che il vero pericolo per l'uomo non è la Natura ma l'altro uomo che ti sta a fianco. Tutto questo viene fuori attraverso un dialogo sostenuto e convincente, che fa scattare momenti forti e sincere vibrazioni di sentimenti contrastanti. Tra Charles e Robert alla fine rancore e odio vengono superati a vantaggio di una reciproca comprensione. Il
messaggio dunque è positivo e, dal punto di vista pastorale, il film può essere
valutato come raccomandabile per la convinzione con cui è raccontata la storia.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, come esempio di prodotto di ottimo livello professionale, che coinvolge nell'azione e suggerisce idee per riflettere.

Le altre valutazioni

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