Sogg. e Scenegg.: Bill Bennett - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Malcolm Mc Culloch - Mus.: suoni naturali d'ambienti - Montagg.: Henry Dangar - Dur.: 95' - Produz.: Bill Bennett, Jennifer Bennett
Interpreti e ruoli
Matt Day (Al), Frances O' Connor (Nikki), Chris Haywood (detective Hummer), Andrew S.Gilbert (detective Crean), Barry Otto (Adler Jones), Barry Langrishe (Zipper Doyle), Max Cullen (Stan), John Clark (Possum Harry), Jennifer Cluff . (Bel)
Soggetto
In un bar, Nikki avvicina gli uomini, li porta in stanza, li droga e li
deruba insieme al suo complice e amante Al. Un giorno però uno di questi
muore, i due fuggono, rubandogli una valigetta contenente una videocassetta
con immagini del famoso calciatore Zipper insieme ad un ragazzo. Spaventa-
ti, Nikki e Al fuggono verso ovest. Il detective Hummer comincia ad indaga-
re sulla morte dell'uomo. Zipper cerca di recuperare la cassetta. Nikki ogni
tanto ha il ricordo dell'assassinio di sua madre, morta quando lei era piccola,
e ciò la obbliga a camminare nel sonno. Dopo aver derubato e ucciso il pro-
prietario di un motel, i due si sentono sempre meno sicuri. La polizia, aiutata
da un aborigeno, li sta raggiungendo. Tra Nikki e Al ormai regna la diffiden-
za reciproca. Ognuno pensa che l'altro stia commettendo crimini all'insaputa
dell'altro. Nikki tenta di dar fuoco ad Al ma poi sviene. Infine la polizia li
scova e li arresta. Ma un avvocato riesce a farli uscire , dicendo che la polizia
li ha costretti a confessare in assenza di un rappresentante legale. In realtà è
tutto preparato per poter arrestare Zipper. Così succede e, dopo, la voce fuori
campo di Nikki racconta il finale: loro due, processati e assolti, sono andati
a vivere in Australia occidentale, lui lavora. Di notte lei si alza, lo minaccia
col coltello, poi dice che scherza.
Valutazione Pastorale
un thrilling di produzione australiana che cerca di
offrire uno spaccato di vita di quel continente diviso tra tanti, spesso opposti
modelli culturali e sociali. I due ragazzi protagonisti diventano i prototipi di
una gioventù australiana colta in un difficile momento di passaggio tra il
vecchio e il nuovo, tra tentazioni di indipendenza e incapacità di trovare una
dimensione autentica. Ritratto generazionale dunque abbastanza aderente e
realistico, anche se la storia troppo spesso si lascia andare un po' sopra le
righe e indulge a qualche eccesso visivo e verbale. Tuttavia, dal punto di
vista pastorale, il film si offre come utile specchio di quel Paese e, sotto que-
sto profilo, può essere valutato come discutibile, pur tra non poche ambi-
guità.
Utilizzazione: più che in programmazione ordinaria, il film si consiglia per
un utilizzo mirato, in rassegne e occasioni specifiche, come strumento di
conoscenza dei tanti aspetti che caratterizzano una realtà sfaccettata e poco
conosciuta come quella dell'Australia.