APPASSIONATE

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Donna, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Tonino De Bernardi
Durata
95'
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Universal Pictures Italy
Soggetto e Sceneggiatura
Tonino De Bernardi con la collaborazione di Mario Sesti Tonino De Bernardi
Musiche
canzoni del repertorio tradizionale napoletano
Montaggio
Fiorella Giovannelli

Orig: Italia (1999) - Sogg.: Tonino De Bernardi - Scenegg.: Tonino De Bernardi con la collaborazione di Mario Sesti - Fotogr.(Panoramica/a colori): Tommaso Borgstrom - Mus.: canzoni del repertorio tradizionale napoletano - Montagg.: Fiorella Giovannelli - Dur.: 95' - Produz.: Donatella Palermo.

Interpreti e ruoli

Anna Bonaiuto (Maddalena), Ines De Medeiros (Madonna), Iaia Forte (Rosa), Galatea Ranzi (Caterina), Isabel Ruth (Pina), Carlo Cecchi (padre di Rosa), Salvatore Cantalupo (Oreste), Roberto De Francesco (Michele), James Thierre (Joel), Filippo Timi . (Ricky)

Soggetto

Napoli, fine anni '20. In un cinema, durante la proiezione di "Amore tragico", Michele si identifica con la vicenda narrata sullo schermo e uccide la moglie Gilda che lo tradisce con il suo migliore amico. Napoli, quartieri spagnoli,oggi. Rosa vive con la madre Pina e Ricky, l'attuale compagno di lei. Caterina, sorella di Rosa, uccide con due colpi di pistola Oreste, suo grande amore, proprio nel giorno in cui va in chiesa per sposare un'altra donna, Teresa.La prostituta Maddalena assiste alla vendetta di Caterina e, da questo gesto, trova la forza per ribellarsi alla propria situazione: uccide un cliente e, dopo un ultimo giorno di libertà, si consegna alla giustizia. Intanto in un casolare di campagna le galline portano alla luce il corpo di una donna bellissima. Definita subito la Madonna delle galline, viene portata in processione. Mentre tutte le protagoniste vivono le loro situazioni di dolore, ecco arrivare nel quartiere Joel, marinaio della Martinica, nipote del Michele che all'inizio aveva ucciso la moglie. Anche lui destinato ad entrare in quelle atmosfere 'appassionate'.

Valutazione Pastorale

'Appassionato' é il clima, 'appassionate' sono le donne, 'appassionate' sono soprattutto le canzoni che diventano non tanto la colonna sonora, quanto proprio l'asse portante del film, la sua motivazione più pertinente. Sono le canzoni della più genuina ma anche più conosciuta tradizione partenopea, quelle che hanno segnato la storia della città lungo tutto il ventesimo secolo. De Bernardi prova a tirarle fuori da quella retorica un po' cartolinesca che si é sedimentata nei decenni sul binomio 'sole/mandolino'. Le intenzioni sono encomiabili, lo sforzo evidente, ma il risultato non asseconda i buoni propositi. Il regista va a fondo sulle corde del melodramma, nel tentativo di metterne in luce le parti più schiette e autentiche e di evidenziarne gli eccessi e gli artifici. Ma le soluzioni narrative ottengono l'effetto opposto. Quel sipario aperto ai lati dello schermo, quelle figure caricate che cantano all'improvviso continuano ad affondare nel formalismo della sceneggiata. Il racconto suscita ilarità e qualche fastidio, si aspetta invano che l'occhio si apra su prospettive più antropologiche, culturali, linguistiche. Viene così a mancare anche una presa di distanza da abitudini certo poco esemplari, quali l'omicidio passionale per gelosia. Dal punto di vista pastorale, il film scorre tra alti e bassi, ed é da valutare come discutibile. L'ambiguità ne resta il tratto più costante.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare soprattutto in occasioni mirate, come occasione per affrontare alcune riflessioni sull'attualità della cultura popolare, sul rapporto cinema/musica, sul melodramma italiano.

Le altre valutazioni

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