Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg. e scenegg.: Abby Kohn e Marc Silverstein - Fotogr.(Scope/a colori): Alex Nepomniaschy - Mus.: David Newman - Montagg.: Debra Chiate, Marcelo Sansevieri - Dur.: 117' - Produz.: Sandy Isaac, Nancy Juvonen.
Interpreti e ruoli
Drew Barrymore (Josie Geller), David Arquette (David Geller), Michael Vartan (Sam Coulson), Molly Shannon (Anita), John C.Reilly (Gustus), Garry Marshall (Rigfort), LeeLee Sobiesky (Aldys), Jeremy Jordan (Guy Perkins), Jessica Alba (Kirsten)
Soggetto
Josie Geller ha venticinque anni e lavora come giornalista al Chicago Sun Times. Il suo sogno é diventare inviata speciale. In redazione tutti sanno che Josie é tanto precisa sul lavoro quanto goffa e impacciata nei rapporti privati: a scuola era il bersaglio preferito dei compagni, ed anche ora la sua timidezza le impedisce di avere una relazione con un uomo. Anzi lei dice che non é mai stata baciata. Quando l'argomento 'giovani' diventa interessante per il giornale, Gustus, il caporedattore, decide di mandare Josie allo sbaraglio: per fare un inchiesta sulla gioventù contemporanea dovrà iscriversi ad un college e mescolarsi a ragazzi e ragazze. Josie accetta, ma i primi tempi sono terribili: le sembra ancora di sentirsi chiamare Josie 'buzzicozza' come ai tempi del liceo. Sam, giovane professore di letteratura inglese, la colpisce particolarmente. Josie partecipa al ballo di fine anno, e viene scelta come reginetta. Al momento del discorso, dapprima difende Aldys, una ragazza che veniva regolarmente sbeffeggiata dagli altri, poi dice la verità su di sè. Sam si sente preso in giro e scappa. Josie allora scrive un articolo sulla propria storia e dà appuntamento al professore in mezzo al campo di baseball. Quando il termine sembrava scaduto, Sam arriva. Josie può scambiare finalmente con lui il suo primo vero bacio.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una commedia all'apparenza esile e leggera, ma in realtà da non trascurare. Su uno sviluppo narrativo modellato sulle cadenze della favola, é possibile confrontarsi con un modo finalmente aggraziato e misurato di ritrarre il mondo scolastico e i giovani. Non mancano stereotipi nella costruzione di qualche personaggio, c'è qualche minima caduta di stile, ma nell'insieme va riconosciuta al film la capacità di saper proporre problematiche relative ai giovani e all'innamoramento con un linguaggio scorrevole e coinvolgente, con piccole ma significative notazioni positive, con un'evoluzione finale, forse prevedibile ma non banalizzata: é sempre meglio essere se stessi che mascherarsi da qualcun'altro. A fronte di una produzione che tende a fare del mondo scolastico solo un pretesto di volgarità e sconcezze, questo film dice che c'è anche la possibilità di fare scelte di vita più serie e costruttive. Dal punto di vista pastorale quindi, segnalate riserve per qualche espressione un po' più colorita, il film é da valutare come accettabile, e complessivamente semplice.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e recuperato in occasioni mirate, come proposta da parte di docenti ed educatori relativa ai temi dei giovani, della scuola, del passaggio all'età adulta.