Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg.: dalla commedia omonima di William Shakespeare - Scenegg.: Michael Hoffman - Fotogr.(Scope/a colori): Oliver Stapleton - Mus.: Simon Boswell - Montagg.: Garth Craven - Dur.: 120' - Produz.: Leslie Urdang.
Interpreti e ruoli
Rupert Everett (Oberon), Michelle Pfeiffer (Titania), Kevin Kline (Nico Chiappa), Stanley Tucci (Puck), Calista Flockhart (Elena), Sophie Marceau (Ippolita), Christian Bale (Demetrio), David Strathairn (Teseo), Anna Friel (Ermia), Dominic West (Lisandro)
Soggetto
Alla fine del 1800 nella località di Atena, in Italia, c'è grande agitazione: siamo alla vigilia delle nozze tra il duca Teseo e Ippolita. Ma a margine di queste nozze, procede anche la difficile storia d'amore tra Ermia e Lisandro: i due non possono coronare il loro sogno, perché il padre di Ermia ha destinato la figlia a Demetrio, innamorato non corrisposto di Ermia e a sua volta amato ma senza speranza da Elena.Durante la notte, gli amanti tentano la fuga e si inoltrano nel bosco, inseguiti da Demetrio ed Elena. Qui queste situazioni vengono osservate da Oberon e dagli Elfi e Fate del suo magico regno. Assegnando alcuni compiti a Puck ed altri a Titania, Oberon fa in modo che il corso degli eventi cambi e l'amore giusto ritrovi la retta via. Adesso può finalmente celebrarsi il matrimonio tra Teseo e Ippolita. Durante le nozze, la compagnia di attori dilettanti diretta da Nick Chiappa mette in scena la triste storia d'amore tra Piramo e Tisbe, ottenendo grande successo.
Valutazione Pastorale
La novità rispetto al testo originario sta nell'ambientazione, spostata in una indefinità parte finale del 19° secolo, dove i personaggi vestono abiti conseguenti e alcuni si spostano nel paese inforcando le prime biciclette. La forzatura temporale, come già in occasione di altre versioni shakesperariane, non stona affatto: anzi diventa una nuova conferma della universalità del testo. A dare sostanza e forza all'operazione c'è poi una messa in scena di bello smalto visivo: convincenti gli attori, ma soprattutto indovinato l'accostamento tra parole, musica, immagini (l'armonia delle frasi in rima, la scelta di arie da famose opere liriche, le immagini aperte sugli spazi). Un gioco pirotecnico, una ricchezza di racconto che rispettano, ammodernandolo, lo spirito shakespeariano di fondo, il capriccio che incombe sulle vicende umane, l'impercettibile bellezza dei sentimenti, la necessità di capire, comprendere, amare. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come positivo, accettabile quindi e brillante nel suo svolgimento complessivo.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, per la sua misura e intelligenza. Da recuperare nell'ambito dell'elenco di film, ormai nutrito, tratti dai lavori shakespeariani e, più in generale, del rapporto cinema/teatro.