Orig. : Stati Uniti (1997) - Sogg.: tratto dal libro "Animals are my hobby" di Gertrude Davies Lintz - Scenegg. : Caroline Thompson -Fotogr. (Panoramica/ a colori) : Steve Mason - Mus. : Elmer Bernstein - Montagg. : Jonathan Shaw - Dur. : 84' - Produz. : Steve Nicolaides e Fred Fuchs.
Interpreti e ruoli
Rene Russo (Trudy Lintz), Robbie Coltraine (dottor Linz), Alan Cumming (Dick), Irma P.Hall (Emma), Peter Elliot (nel ruolo di Buddy), Mak Wilson e Lynn Robertson Bruce (professor Spatz), Mark Sealey, Rob Tygner, Michelan Sisti, Peter Hurst, Leif Tilden, Star Townshend, Paul Reubens
Soggetto
Eccentrica esponente dell'alta società americana anni Trenta, Gertrude Lintz, detta Trudy, ha messo insieme nella propria tenuta (insieme al marito medico e al fedele assistente Dick) un vero e proprio zoo: cani, conigli, porcellini d'India, anatre, piccioni, pesci tropicali, cavalli,due gufi, tre serpenti e un gattino. Inoltre ci sono quattro scimpanzé trattati come bambini, vestiti con abiti di sartoria ed educati alle buone maniere: Trudy insegna loro come comportarsi a tavola,a giocare a croquet, a preparare cocktail, ad usare la luce, a dire le preghiere. I quattro diventano le star della fiera mondiale di Chicago che si apre nel 1933. Il preferito di Trudy é Buddy, un gorilla strappato alla morte da cucciolo ed ora allevato come un figlio. Buddy però cresce, e la situazione comincia a cambiare: é grosso, ha difficoltà a muoversi negli ambienti casalinghi e diventa a poco a poco sempre più pericoloso. Quando, nonostante tutti gli sforzi, il rischio aumenta soprattutto per gli altri, Trudy capisce capisce che deve scegliere ciò che è meglio per lui, ossia lasciarlo andare. Questo è ciò che Buddy chiedeva con gli occhi e con i gesti.
Valutazione Pastorale
Gertrude Lintz è personaggio realmente esistito, e il film é ispirato alla sua autobiografia dal titolo "Animals are my hobby". Allietato da una festosa ricostruzione del clima anni Trenta, il racconto è aggraziato e spigliato, procede tra situazioni divertenti e ironiche, e dà giusto spazio al carattere lunatico della protagonista che sembra vivere in un clima di favola. Tale (cioé una favoletta) é da considerare anche il film, che è di breve durata (84')perchè il copione é poco articolato e alla fine gira su sé stesso. Le buone intenzioni sono comunque sempre in primo piano e, dal punto di vista pastorale, é possibile esprimere la valutazione di accettabile, definendo con il semplicistico il tono un po' ingenuo della storia, soprattutto sbrigativa nell'identificare gli animali come figli a tutti gli effetti.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria. Da proporre come svago e passatempo per ragazzi, anche in eventuali visioni casalinghe.