Sogg.: Tratto dal libro "Critical Care" di Richard Dooling - Scenegg.: Steven S. Schwartz - Fotogr.: (Panoramica/a colori) David Watkin - Mus.: Michael Convertino - Montagg.: Tom Swartwout - Dur.: 106' - Produz.: Steven S. Schwartz, Sidney Lumet
Interpreti e ruoli
James Spader (Werner Ernst), Kyra Sedgwick (Felicia Potter), Margo Martindale (Connie Potter), Albert Brooks (dottor Butz), Helen Mirren (Stella), Jeffrey Wright (Rafael), Philip Bosco (dottor Hofstader), , Wallace Shawn, Colm Feore, Edward Herrmann, James Lally, Harvey Atkin, Al Waxman
Soggetto
Il dottor Werner Ernst sta per finire in ospedale il secondo anno di internato, specializzazione terapia intensiva. Il lavoro è pesante ma il futuro si presenta roseo. Un giorno Felicia Potter, figlia di uno dei pazienti in lotta con la morte, lo avvicina e lo informa sulla volontà del padre di non desiderare una vita prolungata artificialmente. Di parere contrario è però la sorella di Felicia, Connie, che sostiene di comunicare con il padre e di essere con-
vinta che il suo desiderio sia di continuare a vivere, indipendentemente dalla qualità della vita e dalle spese. I soldi sono invece quello che preoccupa di più il dottor Butz, primario di Werner. Questi vuole spremere fino all'ultimo dollaro il suo paziente e incarica di comportarsi di conseguenza l'infermiera Stella , che esegue con riluttanza. Felicia, giovane e attraente, seduce Werner e registra la sua dichiarazione che il padre non riprenderà mai conoscenza.
Werner si trova così incastrato nella lite tra le due sorelle, lite che non riguarda solo le cure mediche ma anche una eredità di 10 milioni di dollari. Quando i legali di Felicia lo chiamano a testimoniare, Werner, vedendo in gioco la carriera e il futuro, riesce a recuperare il senso etico della propria professione. Costringe le due donne ad una scelta definitiva in cui anche lui guadagna una bella cifra. Tornato in ospedale, stacca i macchinari e fa morire il vecchio Potter. Uscendo, vede un ragazzo ferito da una macchina e lo soccorre,
nonostante da lontano il primario Butz gli urli di chiedere se è assicurato, prima di farlo ricoverare.
Valutazione Pastorale
argomento importante e delicato quello della sanità in un contesto come quello americano, dove l'assistenza è di tipo del tutto
individuale e le assicurazioni dominano soprattutto. Gli inevitabili intrecci tra professione medica e società assicurative si riversano sul malato, quasi sempre considerato in base alla singole disponibilità economiche. Il film è
dunque la storia di un giovane medico che, nel momento in cui si appresta ad entrare professionalmente in questo mondo, si trova coinvolto in una situazione che gli fa aprire gli occhi e lo obbliga a prendere decisioni per le quali forse non era ancora pronto. Da un lato il senso etico dell'essere medico al
servizio dell'ammalato, dall'altro un panorama in cui dominano corruzione,
speculazione, cinismo. Tratto da un romanzo di successo in America, il film ha qualche momento di pausa con cedimenti ad aspetti un po' retorici e ripetitivi, ma nell'insieme, dal punto di vista pastorale, va visto come un film di denuncia di circostanze nelle quali gente senza scrupoli mette da parte il
valore della vita, per soli fini di guadagno. Non mancano, sia pure anche qui tra alti e bassi sul piano espressivo, riferimenti agli aspetti religiosi e spirituali della malattia, tanto più interessanti in un contesto frammentario come quello americano. Film quindi discutibile, da vedere come problematico e da suggerire per dibattiti.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei minori. E' da proporre come occasione di dibattito sul problema "sanità", soprattutto per fare un confronto tra la realtà italiana e quella americana.