Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg.: Richard Rich, Brian Nissen - Scenegg.: Brian Nissen - Fotogr.(Panoramica/a colori): Steven E. Gordon - Mus.: Lex De Azevedo - Montagg.: James Koford - Dur.: 75' - Produz.: Richard Rich, Jared F. Brown.
Soggetto
Nel regno fervono i preparativi per la grande festa che si celebra ogni anno e che la gente della città aspetta con orgoglio e impazienza. Derek, Odette, Uberta, Rogers, Bromley, Puffin, Freccia e Jean-Bob si uniscono al coro e tutti cantano gioiosi. Tuttavia Zelda, maga frustrata, é alla ricerca della formula delle Arti Proibite posseduta dal defunto Rothbart ed è ben decisa a rovinare quella deliziosa armonia. Catturato un raro uccello yaki di nome Whizzer, Zelda lo costringe a fare da spia per lei. Viene così a sapere che Derek non ha distrutto l'antica formula delle Arti proibite che esiste ancora e si trova nascosta nel castello. Prende il via così una serie intricatissima di avventure fatte di fughe, inseguimenti, magie. Alla fine Derek, accastate le carte di Rothbar, afferra una torcia e incendia tutto. Quando le fiamme si spengono, tutti restano stupefatti, e appare anche Odette, riportata in vita dalla distruzione definitiva delle malvagie Arti Proibite. Adesso gli attesi festeggiamenti possono cominciare a svolgersi. E Derek e Odette vivono per sempre felici e contenti.
Valutazione Pastorale
"L'incantesimo del lago" (1995) e "L'incantesimo del lago 2 - Il segreto del castello" (1997) si erano segnalati per la loro freschezza narrativa e piacevolezza quanto a disegni e personaggi. Queste notazioni sono invece assenti nel numero 3 che risulta fin troppo banale, stereotipato, prevedibile. Il tratto dell'animazione e il colore sono decisamente modesti, i doppiatori sono fuori fase, le canzoni appaiono non sempre intonate all'azione in corso. Manca alla storia un minimo calore umano e non emergono messaggi sostanziali. Dal punto di vista pastorale, trattandosi di un prodotto destinato ai più piccoli, la valutazione opportuna è quella del futile, ad indicare che siamo di fronte ad un film "privo di contenuti etico-culturali e/o di valori formali". Un cartone animato, quindi, tirato via e fin troppo semplicistico.
UTILIZZAZIONE: l'eventuale proposta per bambini e ragazzi terrà conto del mediocre livello del prodotto, adatto solo per un rapido passatempo.