Orig.: Stati Uniti (1997) - Sogg.: Finn Taylor, Jeffrey Brown - Scenegg.: Finn Taylor - Fotogr.(Normale/a colori): Barry Stone - Mus.: Tito Larriva - Montagg.: Rick Lecompte - Dur.: 90' - Produz.: Johnny Wow, Mitchell Stein.
Interpreti e ruoli
David Arquette (Terry), Brad Hunt (Nick), Kathryn Erbe (Liz), Cathy Moriarty (Elise), J.E.Freeman (Joe), Allyce Beasley ( padre di Nick), Patrick Mc Gaw (Sophia), Anita Barone ( madre di Nick), Timi Prulhiere (Don), Peter Gregory (Mary), Richmond Arquette.
Soggetto
Depresso e insoddisfatto, il giovane Terry decide di suicidarsi, gettandosi da un ponte. Arrivato sul luogo prescelto, non trova però il coraggio. Passa Nick e gli fa notare che il modo prescelto non offre molte garanzie di riuscita. Gli offre allora una dose massiccia di sonniferi che ha a casa in cambio del suo orologio. Nell'appartamento, Terry prende le pasticche, si pente ancora una volta, chiede di essere portato all'ospedale. Qui la lavanda gastrica evidenzia che che le cose inghiottite erano solo vitamine. Infuriato torna da Nick, chiedendo la restituzione dell'orologio. Nick allora gli dice di essere un malato terminale e gli propone un patto:se Terry accetta di finanziare i suoi desideri nel poco tempo che gli resta, egli lo ripagherà uccidendolo. Terry accetta. Dopo un periodo di vita sregolata tra furti in banca e prostitute, Nick si aggrava, recupera il legame con la fidanzata Liz e riesce a riappacificarsi con il padre. Quando sta per morire, dal letto d'ospedale decide di sposare Liz. Di fronte a questi esempi di attaccamento alla vita, Terry capisce di non voler più morire. Torna a San Francisco, incontra la donna che aveva fatto passare per sua moglie morta. E' una vicina di casa, le rivela di averla spiata, fotografata, e ora le chiede perdono e le restituisce un oggetto portato via.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un racconto completamente scombinato e pretestuoso. Il tono grottesco viene forzato oltre il lecito all'interno di una sceneggiatura che sembra dedita solo ad accumulare situazioni tanto inverosimili quanto platealmente provocatorie. Tentativi di suicidio, offerte di esibirsi in omicidi, malattie terminali voltate in burla: il valore della vita viene tranquillamente deriso,fino allo stucchevole contentitno finale in cui Terry "prende coscienza" e decide di vivere. Ci si muove in una prospettiva di totale indifferenza, al limite del nichilismo. Dal punto di vista pastorale, il quadro che ne deriva é decisamente squallido, e il film è da valutare come inaccettabile.
UTILIZZAZIONE: il film é da escludere sia dalla programmazione ordinaria sia da altri tipi di proposte. Attenzione é da porre nel caso di passaggi televisivi casalinghi.