Orig.: Italia (2000) - Sogg. e scenegg.: Vincenzo Salemme - Fotogr.(Panoramica/a colori): Mauro Marchetti - Mus.: Antonio Boccia - Montagg.: Patrizio Marone - Dur.: 91' - Produz.: Vittorio Cecchi Gori per Fin.Ma.Vi.
Interpreti e ruoli
Vincenzo Salemme (Pericle Caruso), Sabrina Ferilli (Silvia), Carlo Buccirosso (Mario Pecorella), Manuela Arcuri (Maria Grazia Volpetti), Maurizio Casagrande (avv. Cardamone), Massimo Ceccherini (zia Natalizia), Nando Paone (zia Beatrice), Roberto Posse (prof. Lamappen), Antonella Morea (Teresa), Giuseppe De Rosa 8prof. Volpetti).
Soggetto
Il giovane Pericle Caruso è andato in Francia per operarsi di una fastidiosa ernia al disco. Tutto sembra andato per il meglio e, meno di 24 ore dopo, il paziente viene invitato a muoversi e camminare. Quasi subito però crolla a terra e non avverte più sensibilità nei piedi e nelle gambe. Passano due anni, la situazione è rimasta la stessa, ed ora Pericle è deciso ad intentare causa al professor Lamappen che a suo tempo lo aveva operato e aveva garantito sul buon esito dell'operazione. Si appresta quindi a partire per la Francia, e con lui sono alcuni amici e collaboratori: Silvia, l'infermiera assegnata dall'ospedale; Mario il medico come testimone principale; l'avvocato Cardamone. In vista del giorno fissato (il 19 agosto), Pericle va a trovare due anziane zie toscane e poi tutti insieme si spostano a Forte dei Marmi dove Mario sta trascorrendo le vacanze con la famiglia. La situazione si ingarbuglia quando Mario si vede offrire dal proprio primario prof. Volpetti un lavoro meglio retribuito a patto che non testimoni contro l'influente Lamappen. Mario inoltre sta iniziando una relazione con Maria Grazia, moglie di Volpetti. Pericle si inserisce in queste trame per aiutare l'amico, ma complica ancora di più le cose al punto che Volpetti, scoperto il tradimento, si procura una botta in testa e un immediato ictus. Finalmente il gruppo arriva in Francia e qui, dopo una prima esitazione, Mario, provocato dall'arroganza di Lamappen, lo accusa apertamente. La causa é vinta. Trenta anni dopo, sulla spiaggia di Forte, Pericle e Silvia, che si sono sposati, controllano la vivacità del loro figlio identico al padre. Ci sono anche le zie, e Maria Grazia che imbocca il marito rimasto in preda all'ìctus. Pericle jr. fa gol nella partita in corso sulla spiaggia.
Valutazione Pastorale
E' quasi impossibile rapportarsi seriamente con un film-non film di questo tipo. Assegnatosi ancora una volta un ruolo di malato (é una sua costante), Salemme ne approfitta per tirare fuori tutto il repertorio che lo status di persona in carrozzella può consentirgli: e far ruotare poi intorno i restanti cascami del canovaccio degli equivoci, dei travestimenti, delle porte che si aprono e si chiudono. Per se stesso poi si riserva interminabili monologhi all'insegna di incomprensioni, frasi spezzate, ripetizioni, ammiccamenti.Si assiste così ad una serie di esibizioni da palcoscenico, e nello stesso tempo alla totale assenza di una storia, alla rinuncia ad un sia pur minimo montaggio che dia fluidità al racconto. Si ride saltuariamente, più spesso prevale la noia, sembra che tutti abbiano una gran voglia di finire e starsene tranquillamente sulla spiaggia. Dal punto di vista pastorale, la valutazione dell'inconsistente fotografa con esattezza l'operazione. Con l'aggiunta di grossolanità, che (quasi) inevitabilmente punteggiano alcuni passaggi della (non) storia.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben conoscendo la pochezza del prodotto. Anche come passatempo, la proposta è di modesto livello.